Il MIUR ha approvato le linee di indirizzo che uniformano in tutta Italia gli interventi da mettere in atto quando un bambino adottato (nazionalmente o internazionalmente) arriva a scuola. Si parla di gestione dei dati sensibili, dell’accoglienza, del ruolo degli insegnanti di riferimento e della formazione del personale scolastico.
Secondo i dati ministeriali in Italia, soltanto nel periodo 2010-2013, sono stati adottati circa 14.000 bambini con l’adozione internazionale e oltre 4.000 con quella nazionale. Conseguentemente, anche la presenza dei minori adottati nelle scuole italiane è divenuta un fenomeno quantitativamente rilevante. In molti casi, inoltre, soprattutto per i bambini adottati internazionalmente, il tema del confronto con il mondo della scuola si pone in maniera urgente perché molti di loro vengono adottati in età scolare o comunque prossima ai 6 anni.
Ogni adozione è un caso a sé, ma ci sono aspetti di vulnerabilità che caratterizzano tutte le situazioni. Ed è su queste che il Ministero punta a intervenire. “All’essere adottato – spiega il documento – sono connessi alcuni fattori di rischio e di vulnerabilità che devono essere conosciuti e considerati, affinché sia possibile strutturare una metodologia di accoglienza scolastica in grado di garantire il benessere di questi alunni sin dalle prime fasi di ingresso in classe, nella convinzione che un buon avvio sia la migliore premessa per una positiva esperienza scolastica negli anni a venire. In questo senso è necessario che la scuola sia preparata all’accoglienza dei minori adottati in Italia e all’estero e costruisca strumenti utili, non solo per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, ma anche didattico e relazionale, a beneficio dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie. Naturalmente prassi e strumenti adeguati dovranno essere garantiti anche nelle fasi successive all’inserimento, con particolare attenzione ai passaggi da un ordine di scuola all’altro”.
Le adozioni internazionali
Ogni anno si formano in Italia circa 4000 nuove famiglie adottive, di cui tre su quattro si formano per adozione internazionale. Nel 2012 sono arrivati in Italia 3.106 bambini e bambine, mentre nel 2013 la Commissione Adozioni Internazionali ha rilasciato l’autorizzazione all’ingresso in Italia per 2.825 minori provenienti da 56 Paesi, adottati da 2.291 famiglie. Orientativamente, dal 16 novembre 2000 al 31 dicembre 2012, i minori autorizzati all’ingresso in Italia in adozione sono stati oltre 39.0002. Nel 2012 l’età media dei bambini era di 5 anni e 11 mesi, di poco inferiore al dato 2011 (6 anni e un mese). Appare subito evidente che l’età media d’ingresso è particolarmente critica rispetto al sistema di istruzione italiano che, quasi quotidianamente, nelle diverse scuole deve far fronte alle richieste di iscrizione e inserimento di bambini e ragazzi con bisogni specifici.
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