Un trapianto a dir poco “eccezionale”. Non hanno altri aggettivi i medici del Centro trapianti di Pisa, dove il piccolo Gregorio Guidi, otto anni, di San Marino, ha ricevuto un rene dalla mamma nonostante la doppia incompatibilità per gruppo sanguigno e per anticorpi. La storia, raccontata dal Tirreno, è il lieto fine di una vicenda che anche Romagna Mamma aveva raccontato, intervistando in due occasioni la mamma del bimbo, Morena Ranocchini, che ci aveva prima resi partecipi della malattia del figlio, per poi annunciarci il trapianto.
L’intervento è stato eseguito il 26 marzo e dopo otto mesi, come ha spiegato il direttore del Centro Ugo Boggi, Greg sta benone. Un fatto che apre la porta della speranza anche per altri pazienti in attesa. Il bambino di San Marino, malato fin dalla nascita e in dialisi dall’età di un anno, aveva subito un trapianto di rene da donatore cadavere pediatrico nel 2010. Un’operazione però fallita per trombosi.
In attesa di un secondo trapianto da donatore cadavere compatibile, la famiglia viene a sapere che a Pisa esiste un centro molto attivo nel trapianto renale da donatore vivente. Ed è lì che per Greg arriva la svolta: il rene viene prelevato dalla madre con tecnica mini-invasiva laparoscopica e trapiantato con tecnica tradizionale. Cosa eccezionale, appunto, soprattutto perché non è facile trapiantare in un bambino di sedici chili il rene di un adulto e fare in modo che abbia quantità di sangue sufficienti ad irrorarlo.
Mamma Morena ha raccontato: “Ci siamo ripresi la normalità”.
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