“Figlio di nessuno”: i giudici decidono l’adozione per un bimbo nato da utero in affitto

spermatozoi, fecondazionePuniti per aver scelto di avere un figlio attraverso una mamma surrogata, o utero in affitto che dir si voglia: è successo, come riportano oggi i quotidiani nazionali, ad una coppia di Crema il cui bambino di quattro anni, nato appunto attraverso una “gestazione per altri” in Ucraina, è stato dato in adozione. Lo ha deciso la Cassazione, che definisce il bambino “figlio di nessuno”.

I genitori, una volta rientrati dall’Ucraina con il bambino, erano stati denunciati per frode anagrafica. A fare insospettire gli inquirenti, la dichiarazione di nascita: un certificato ucraino nel quale si diceva che la donna e l’uomo di Crema erano i genitori biologici del bimbo, quando invece, da esami pregressi, era stato sancito che non potessero avere figli.

Da lì, l’allontanamento del bambino e poi l’iter legislativo, fino alla decisione dell’adozione, visto che per la legge italiana la madre è colei che partorisce e la surrogazione di maternità è vietata. La Cassazione, in realtà, non ha fatto altro che confermare la sentenza della Corte di appello di Brescia respingendo tutte le obiezioni sollevate dalla coppia.

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