Non era in grado di intendere e di volere perché colpito da amnesia dissociativa. Non può essere quindi processato il padre di Luca, il bimbo di 2 anni che nel giugno 2013 morì dopo essere stato dimenticato nell’auto parcheggiata al sole alle porte di Piacenza. Il padre, anziché portarlo all’asilo come tutte le mattine, andò direttamente a lavorare scordandosi del figlio sul seggiolino posteriore. La tragedia fu scoperta solo nel pomeriggio, quando il nonno andò all’asilo a prendere il nipotino e gli venne detto che il bimbo non era mai arrivato. Dopo un fitto giro di telefonate fu proprio il padre, che uscì dall’ufficio per controllare, a fare la tragica scoperta.
Sulla diagnosi psichiatrica sono stati concordi sia i periti della difesa che quelli dell’accusa. Il gip di Piacenza ha quindi accolto le richieste di pm e difesa di non processare l’uomo.
Il caso del piccolo Luca Albanese sollevò, oltre all’ovvia commozione, anche un fitto dibattito sulla necessità di prevedere per legge l’installazione sulle auto di dispositivi antiabbandono.
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