Adottare un bambino anche senza essere sposati e senza avere un compagno o una compagna. E’ il sogno di molti single, donne e uomini, che per i più svariati motivi non hanno potuto crearsi una famiglia ‘tradizionale’ ma sanno che potrebbero essere genitori attenti e premurosi. In molti Paesi stranieri è possibile; in Italia, dove adottare un bimbo è un’impresa titanica anche per le coppie regolarmente sposate, impossibile.
Ma le cose potrebbero cambiare e una sentenza del Tribunale dei Minori di Bologna è senz’altro destinata a far discutere. La notizia, riportata oggi anche dalle pagine di Repubblica, vede protagonista una donna che aveva adottato un bambino negli Stati Uniti quando era residente là. Una volta tornata in Italia ha ottenuto il riconoscimento dell’adozione dal tribunale (la sentenza risale al 21 marzo 2013).
Le motivazioni della sentenza aprono le porte della speranza per tanti potenziali genitori di bimbi abbandonati: “Non sembra proprio si possa affermare che l’adozione da parte di una sola persona – si legge – risulti contraria all’ordine pubblico qualora produca effetti legittimanti. Si può certo affermare che l’adozione da parte di una sola persona non è preferita dalla legge, ma non è certo esclusa e non è escluso che possa avere in casi speciali effetti legittimanti. Soprattutto non si può in alcun modo sostenere che il riconoscimento di effetti legittimanti appaia sconvolgente rispetto al sistema nel suo complesso (che tra l’altro ammette, come noto, anche la legittimazione da parte di singolo genitore che non possa sposarsi con l’altro)”.
Chissà che, in una società in cui, ancora con grande fatica, si cominciano a profilare all’orizzonte legami familiari che si discostano dal modello unico e rigido ritenuto finora socialmente accettabile, non parta proprio dall’Emilia-Romagna la spinta al rinnovamento.
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