Una petizione per dire “no” a bulimia e anoressia: “La cultura del cibo si insegna a scuola”. Parola di modella “curvy”

Elisa D'OspinaTaglia 48, 1.84 di altezza, queste le misure di una modella “taglia forte” come verrebbe definita dall’opinione comune che imperversa nel mondo della moda, ma che invece si autodefinisce “modella curvy” prendendo in prestito il termine dalle passerelle americane, dove lavora tanto.

La top model in questione è Elisa D’Ospina, di fama internazionale. E’ richiesta, proprio per le sue forme morbide ed armoniche, non solo in Italia ma soprattutto all’estero, specie negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Spagna e in Germania. “Non sarei diventata quella che sono se non avessi avuto queste forme. Le donne che hanno una ‘taglia forte’, e per forte si intende dalla 44 in su, comprano circa cinque volte di più rispetto alle altre, perché quando trovano dei capi di abbigliamento che fanno al caso loro, ne fanno razzia”.

Elisa D'OspinaElisa da anni si batte contro i problemi dell’alimentazione che scaturiscono specie in giovane età e non solo in coloro che aspirano a diventare modelle. “E’ dal 2008 – racconta infatti – che mi reco nelle scuole medie e superiori per parlare dei disturbi correlati all’alimentazione. Nei ragazzi ho trovato tanto interesse nei confronti di questo argomento ma anche tante lacune rispetto a quali siano i presupposti per una sana alimentazione. In un paese come il nostro, riconosciuto in tutto il mondo per la sua dieta mediterranea, è preoccupante sapere che i giovani di oggi non sanno nemmeno dove andare a fare la spesa, come abbinare i cibi o quale sia la stagione degli asparagi piuttosto che quella della zucca”.

Da questi presupposti nasce la petizione di Elisa D’Ospina proposta su change.org che ha l’intento di proporre al Ministero della Salute e a quello dell’Istruzione di inserire alcune ore all’interno dei programmi scolastici delle scuole superiori da dedicare all’alimentazione. “Dovrebbe farci riflettere il fatto che quando parliamo di ‘dieta’  ci riferiamo a un regime alimentare restrittivo, mentre l’etimologia della parola si riferisce al mangiar sano”.

Elisa D'Ospina libroLa bulimia e l’anoressia sono solo alcuni dei problemi dell’alimentazione che colpiscono sempre di più i giovanissimi e indipendentemente dal genere di appartenenza. “E’ una questione di cultura e di informazione. Molti ragazzi non sanno nemmeno cosa sia l’agromafia ad esempio e quanto i fatti di cronaca e attualità influiscano su quello che mangiamo. E’ la scuola che con progetti e proposte condotte da specialisti potrebbe contribuire alla formazione di una buona cultura sul cibo e a diffondere il messaggio di una sana alimentazione che possa mettere al riparo da tanti disturbi che affliggono sempre più le nuove generazioni”.

A breve uscirà anche il libro di Elisa D’Ospina “Una vita tutta curve” edito dalla casa editrice Giunti.

 

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