spiaggia autismoFriendly Autismo Beach, ovvero la spiaggia a misura di autismo sperimentata lo scorso anno dall’associazione Rimini Autismo onlus, ha fatto passi da gigante. Dopo il lancio dell’edizione zero nella scorsa stagione estiva, quest’anno si fa sul serio. Nel senso che gli attori coinvolti saranno molti di più. E anche i territori che hanno scelto di aderire: bagnini e ristoratori di Misano Adriatico e Riccione, dall’estate in arrivo, faranno parte del progetto, unico sul panorama europeo. Enrico Maria Fantaguzzi, presidente dell’associazione, già nel 2013 era rimasto molto soddisfatto dei risultati: “Quattrocento famiglie con casi di autismo sono venute in vacanza a Rimini da tutta Italia”. Numeri che sono destinati a moltiplicare: “Il 24 e il 25 maggio le persone che aderiscono alla pagina Facebook ‘Io ho una persona con autismo in famiglia’ si raduneranno a Rimini. Un modo per passare dalla conoscenza virtuale a quella reale. Bene, sono già state registrate 500 prenotazioni. Arriveranno persone fin dalla Sicilia e dalla Sardegna”.

Tra le novità dell’edizione 2014, la certezza che gli autisti della Start (circa 300 persone) e tutto il corpo di Polizia Municipale parteciperanno alla formazione che inizierà dopo Pasqua. Non solo: aderiranno anche i risto-bar della spiaggia (i dati provvisori dicono che sono una ventina), che si andranno ad aggiungere a bagnini e ristoratori. Inoltre, i bagnini di salvataggio saranno formati per fare attività in acqua con le persone autistiche.

Ma anche nei contenuti, grande salto di qualità: “Lo scorso anno ci si è limitati ad un’accoglienza, comunque importante, delle famiglie dove c’è una persona con autismo. Quest’anno andremo oltre: quando organizzeranno aperitivi o giochi in spiaggia, per esempio, i bagnini dovranno integrare le persone con autismo, coinvolgendole. Saranno in grado di farlo perché nel corso di formazione insegneremo loro le modalità e le strategie più adeguate”.

Friendly Autismo Beach, secondo Fantaguzzi, ha un valore che va molto al di là di quella briciola di benessere offerta a bambini, ragazzi, adulti con autismo e ai loro genitori: “Il nostro progetto dimostra che gli investimenti pubblici fatti negli anni sull’autismo possono creare un know-how spendibile nella società e che diventa valore comune. Quello che prima era avvertito un mero costo, diventa qualcosa di più. Non solo: siamo riusciti a mettere insieme, allo stesso tavolo, attori sociali che prima faticavano a collaborare tra loro. Una grandissima soddisfazione”.