Clown da tutta Italia a Rimini: per umanizzare gli ospedali

colorful clown“Guarir…dal ridere! L’umanizzazione dell’ospedalizzazione”, è il titolo della seconda edizione del convegno organizzato dall’Associazione “Dottor Clown Rimini”, che si è svolto qualche giorno fa al Centro Congressi SGR di Rimini, e che ha avuto un grande successo.

Circa cento gli iscritti, tra personale sanitario dell’Ausl (che ha patrocinato l’evento) e volontari di associazioni di clown terapia presenti sul territorio nazionale, che hanno assistito agli interventi di medici, psicologi e formatori di calibro nazionale, quali la dottoressa Costanza Galli, dottoressa Manuela Ara, professoressa Alessandra Farneti ed il dottor Amnon Cohen. I relatori hanno affrontato il tema dell’umanizzazione dell’ospedalizzazione analizzando i diversi aspetti del medesimo problema: a partire dal concetto di malato, da intendersi come persona e non solo come portatore di patologia, passando per l’analisi della figura del clown e del supporto che il medesimo offre nelle strutture sanitarie, l’analisi della clownterapia e della valenza che essa ha, fino ad arrivare all’esempio dell’Ospedale Pediatrico di Savona, in cui grande attenzione viene prestata all’aspetto umano, grazie all’opera di medici e volontari.

L’Associazione riminese ha chiamato a raccolta altre associazioni di volontariato con l’intento di conoscere e condividere le reciproche esperienze nel campo della clownterapia. Hanno risposto all’appello quattro associazioni impegnate nella clownterapia provenienti da Emilia-Romagna, Marche e Veneto (Il baule dei sogni di Ancona, l’Aquilone di Iqbal di Cesena, Ridere per vivere Emilia Romagna di Modena e Dottor Clown Italia e India di Vicenza).

Ogni anno nel reparto di Pediatria dell’Ospedale “Infermi” di Rimini vengono curati 1.200 bambini; le principali patologie sono polmoniti, malattie intestinali, malattie renali ma anche malattie oncoematologiche. Invece in Terapia Intensiva Neonatale circa 700 bambini per anno di cui 50 di peso molto basso, inferiore al chilo e mezzo.

Nel corso degli anni sono stati oltre duecento i volontari che si sono avvicendati come clown all’ “Infermi”; quelli attualmente attivi sono circa 65 e svolgono la loro attività su tre turni settimanali (mercoledì, venerdì e domenica) e uno quindicinale (sabato).

Oltre all’attività di corsia i volontari realizzano anche servizi educativi nelle scuole primarie, con il progetto “Educlown”.

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