La primavera è alle porte e in un battibaleno ci troveremo in riva al mare con i bambini che scorrazzano da un ombrellone all’altro. E come ogni anno si ripresenta il bisogno di proteggerli dal sole, scegliendo le creme migliori e i comportamenti più adeguati da seguire per prevenire eventuali scottature ma anche patologie più gravi, quali ad esempio il melanoma. Noi di Romagna Mamma chiediamo consiglio a un esperto della pelle, al dottor Italo Greco, ex aiuto primario del reparto di Dermatologia e Centro Grandi Ustionati del Bufalini e attuale Direttore e Responsabile del Centro Polimedica Laser di Santarcangelo .
Dottore, quali sono le indicazioni da seguire per proteggere i bambini dai raggi ultravioletti?
“E’ necessario usare una crema protezione 50+ almeno nel periodo che va dalle 11 alle 15 e ripetere l’applicazione ogni due ore circa perché a contatto con l’acqua del mare e con la sabbia la protezione solare tende a venir via. Inoltre bisogna far evitare al bambino l’esposizione diretta nelle ore più calde della giornata e in alcuni casi fargli indossare la maglietta”.
Bisogna mettere la crema ai bambini anche se li portiamo al parco?
“Dipende molto dal fototipo del bambino. Quelli che hanno una pelle chiara hanno un’incidenza quattro volte superiore a quelli con la pelle più scura di incorrere in futuro nella comparsa di un melanoma. Alcuni studi hanno dimostrato che le scottature prese dai due ai sei anni di età possono scatenare da adulti un melanoma”.
Che cos’è un melanoma?
“Il melanoma è un tumore della pelle che si presenta quando un neo, un ammasso melanocitico, subisce delle trasformazioni. Esiste la cosiddetta regola dell’ABCDE, cioè le caratteristiche che indicano la presenza di un neo atipico, talora proprio di un melanoma, e sono: A asimmetria del neo, B bordi irregolari, C colorito variabile (policromia), D dimensioni superiori ai 5 mm ed E evoluzione rapida nel tempo. Nei bambini però il melanoma è un caso eccezionale, per questo la prima visita di controllo dal dermatologo è suggerita a partire dai dodici anni di età. Solo nei casi a rischio, come in quei bambini che presentano in tenera età dei nei molto grandi, oppure che hanno dei genitori con una storia pregressa di melanoma, si consiglia un controllo anticipato”.
E le donne incinta sono a rischio di melanoma?
“Assolutamente sì. Infatti, dopo la gravidanza, conviene sempre fare un controllo dal dermatologo perché gli ormoni gravidici stimolano la crescita dei nei e talvolta la loro trasformazione in melanoma. Addirittura sconsigliamo alle donne che hanno avuto un melanoma di affrontare una gravidanza proprio per il rischio di recidiva. In ogni caso è bene tenere sotto controllo i propri nei e fare una visita dal dermatologo una volta all’anno, perché nel corso della vita aumentano costantemente in un rapporto direttamente proporzionale rispetto all’esposizione solare”.
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