Lasciate perdere la favole del bimbo che nasce sotto a un cavolo. Un giorno, presto o tardi, vostro figlio tornerà da scuola e vi dirà: mamma, i bimbi nascono così!

D’altronde secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità è bene iniziare presto, già dall’asilo, a spiegare ai bambini il sesso. Una procedura in vigore in Svizzera dove nelle scuole vengono fornite differenti spiegazioni a seconda delle fasce d’età. Nella sex box destinata ai piccoli dai 4 ai 6 anni del Cantone di Basilea ci sono pupazzi, peni, vagine finte di peluche che aiutano a spiegare come nascono e vengono concepiti i bambini. Per i più grandi, dai 6 ai 10 anni, l’argomento verte anche su masturbazione, eiaculazione, contraccettivi. Un po’ troppo presto, per i genitori, per niente contenti di tanta solerzia da parte delle istituzioni, al punto da aver raccolto le firme per il referendum, ormai imminente, con il quale si chiede di posticipare l’educazione sessuale a dopo i 9 anni, ma con obbligo di seguire le lezioni solo dopo i 12 anni e puntando più sul lato anatomico della questione che su tutto il resto. In tre anni sono state raccolte già 100.000 firme. Giusto in tempo per l’entrata in vigore dell’educazione sessuale obbligatoria in tutte le scuole.
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