Il 94% dei genitori italiani ha paura che i propri figli possano subire abusi nei luoghi dove bambini e ragazzini trascorrono il loro tempo libero, in testa centri sportivi e parrocchie. E’ la fotografia che emerge dall’ultima ricerca commissionata a Ipsos da Save The Children.
Per i genitori, i luoghi maggiormente a rischio sono i centri sportivi (43%, dato che si assesta al 40% per i ragazzi), seguiti da oratori e parrocchie (39%, contro il 29% per i ragazzi), e dalla scuola (38%, che diventa 31% per i minori), ma anche gli altri contesti come centri aggregativi, ludico-ricreativi e associativi sono considerati come luoghi potenzialmente non sicuri da questo punto di vista.
Che gli adulti, con un loro comportamento inappropriato o abusivo, possano far sentire insicuri i ragazzi, è una realtà purtroppo confermata da più di 1 adolescente su 3 (36%), che dichiara di avere coetanei che hanno subito episodi di questo tipo da parte di adulti almeno qualche volta, o addirittura spesso (7%).
Tra i genitori, solo il 23% ritiene che i propri figli siano completamente tutelati rispetto agli adulti nei luoghi di attività o svago frequentati.
“Tutela dei minori nei luoghi frequentati con regolarità, siamo in grado di garantirla?”è il titolo dello studio diffuso oggi in occasione della presentazione di Adulti a posto, il sistema di condotta, segnalazione e risposta ideato per aiutare a proteggere i minori da situazioni di abuso, sfruttamento e comportamenti scorretti da parte degli adulti che dovrebbero prendersi cura di loro.
“Veniamo quotidianamente a conoscenza di fatti di cronaca che hanno coinvolto direttamente minori, vittime di abusi da parte di persone adulte appartenenti a istituzioni scolastiche o religiose, associazioni, organizzazioni o centri aggregativi di varia natura – ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia –.Una persona che si trova in una posizione fiduciaria e autorevole rispetto ai minori, può più facilmente compiere abusi o adottare comportamenti scorretti nei loro confronti. I casi che vengono alla luce, però, rappresentano solo una parte di una realtà diffusa, fatta di comportamenti più o meno gravi, magari reiterati, che possono avere comunque conseguenze anche molto negative per lo sviluppo psico-fisico dei minori,”
Ma quali sono i comportamenti considerati abusanti o inappropriati degli adulti nei confronti dei minori?
Per i ragazzi, spicca la pretesa o l’imposizione di contatti o rapporti fisici indesiderati, mai accettabile per il 93% di loro, seguita dall’utilizzo di minacce o ricatti per ottenere qualcosa (92%), e dalla discriminazione in base all’etnia e alle origini (91%), mentre l’utilizzo di parole forti o parolacce, così come dare uno scappellotto o strattonare energicamente, rappresentano comportamenti ai quali sembrano essersi abituati.
In testa alla lista dei genitori c’è invece l’induzione all’utilizzo di sostanze proibite o vietate per l’età del ragazzo (92%), come di quelle utilizzate per migliorare la prestazione fisica o mentale (90%), ma viene stigmatizzata anche l’offesa delle origini o dell’etnia (90%), oltre ovviamente alla pretesa o imposizione di rapporti fisici (90%).
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