Maledetta crisi. Una volta in più: perfino un’insospettabile mamma arriva a rubare per fare felice sua figlia. Per amore. Una giovane donna che ha perso il lavoro da tempo. Sola, senza un uomo accanto. E’ accaduto a Iglesias, in Sardegna, dove una 35enne, separata e senza lavoro dal 2009, è stata sorpresa all’interno di un supermercato con “il corpo del reato”: ben due paia di leggins.
E, attenzione attenzione, la donna è stata immediatamente arrestata e processata col rito direttissimo. Un ‘privilegio’, a giudicare dalla lentezza dei tribubali e dall’ostruzionismo dei legali dei potenti, concesso solo ai poveracci in Italia. A nulla sono valse la giustificazioni della madre: “E’ il compleanno di mia figlia – ha detto, in preda alla disperazione -. Non ho avuto il coraggio di dirle che non avevo i soldi per farle un regalo e comprarle i vestiti nuovi. Volevo solo farla felice“. Parole al vento: nessuno ha avuto pietà di lei e della sua condizione economica, civile e familiare. L’hanno condannata a 5 mesi di reclusione. La medesima pena che, con un bravo legale e un po’ di fortuna, non di rado tocca agli autori di reati ben più gravi. L’inesorabile (una volta tanto…) macchina della giustizia ci lascia tutti ancora una volta a riflettere sulle parole di Tommaso Moro: “La società prima crea i ladri, poi li punisce perché rubano”.
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