I bimbi nati prematuri ne hanno bisogno per diventare più forti. E così il latte di mamma finisce in bottiglia, controllato, pastorizzato e congelato, per essere dato su richiesta agli ospedali convenzionati che lo utilizzeranno per nutrire i piccoli appena nati che ne hanno bisogno.

La novità sarà messa in commercio a partire da gennaio 2013 ed è opera della società Mommilk,  un servizio nato all’ interno di Alimenta, l’incubatore d’impresa del Parco Tecnologico Padano, con sede a Lodi. A darne l’annuncio a Milano, durante il congresso Milanopediatria 2012, Andrea Verme, Ceo della società.

Il numero uno di Mommilk ha spiegato il processo attraverso il quale il latte arriverà in boccetta, partendo direttamente dal seno di mamma. A monte, infatti, resta essenziale un principio: che siano le stesse donne a donarlo come hanno fatto fino ad ora attraverso le banche del latte ospedaliere.

“Ogni terapia intensiva  – spiega – reperisce il latte materno donato, nella rete di banche del latte della propria regione. Un latte trattato a bagnomaria per 3 minuti a 60 gradi. Ma ogni regione ha una sua rete, più o meno estesa, più o meno efficiente. Mommilk richiederà a tutte le banche del latte d’ Italia il latte donato, lo tratterà con un innovativo impianto di pastorizzazione da 40 litri l’ora, portandolo a 72 gradi per 15 minuti e lo stoccherà congelato, in catena del freddo controllata e certificata, pronto a inviarlo a qualsiasi terapia intensiva neonatale lo richieda”.

Il servizio è stato finanziato dalla società farmaceutica Dicofarm e fa capo a un progetto europeo. Si parte dalla Lombardia con l’obiettivo di arrivare presto anche in Toscana, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia, “per estenderlo velocemente a queste e quindi a tutte le altre regioni d’Italia, prima di sbarcare in Europa”.

Latte per i prematuri: la novità da gennaio negli ospedali

Il latte raccolto costerà fra 70 e 80 euro al litro (oggi costa tra 80 e 120) e sarà a disposizione solo degli ospedali convenzionati con Mommilk, quindi sotto stretto controllo medico. Una volta congelato, infatti, va consumato entro massimo 48 ore.