Separazioni e divorzi in crescita. Secondo l’Istat, se nel 1995 su mille matrimoni si contavano 158 separazioni e 80 divorzi, nel 2011 si arriva a 311 separazioni e 182 divorzi. Il report sui matrimoni e i divorzi in italia ha registrato nel 2011 88.797 separazioni e 53.806 divorzi, sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (+0,7% per le separazioni e -0,7% per i divorzi).
Ma quanto durano i matrimoni che poi finiscono? Quindici anni per le separazioni e diciotto per i divorzi. L’età in cui l’amore finisce in modo definitivo, per gli ex coniugi, è in media a 46 anni per gli uomini, e 43 per le donne in caso di separazione. Il divorzio, invece, arriva rispettivamente a 47 e 44 anni. La soglia si è spostata in avanti negli anni per effetto della posticipazione delle nozze in età più matura e per la crescita delle separazioni con almeno uno sposo ultrasessantenne. Il percorso scelto è prevalentemente consensuale, rileva l’Istat. Nel 2011 l’84,8% delle separazioni e il 69,4% dei divorzi si sono conclusi così. Le separazioni non consensuali sono più numerosi al Sud (19,9%), in genere quando i coniugi abbiano un basso livello di istruzione (21,5%).
Si lasciano soprattutto coppie con figli. E’ il caso del 72% delle separazioni e del 62,7% dei divorzi. Ma il 90,3% delle separazioni di coppie con figli ha previsto l’affido condiviso. Nel 19,1% delle separazioni è previsto un assegno mensile per il coniuge (nel 98% dei casi corrisposto dal marito). Gli importi dell’assegno mensile sono più alti al Nord (562,4 euro) che nel resto del paese (514,7 euro).
Nel 57,6% delle separazioni l’abitazione viene assegnata alla moglie.
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