I genitori di San Marino voltano le spalle a Facebook e si fanno un social tutto loro

Se avete da lamentarvi, rivolgetevi alla gendarmeria oppure sfogatevi su Facebook. I genitori di San Marino, su genitori.sm, il nuovo social network creato da Asi (Associazione sammarinese informatica) in collaborazione con l’associazione Pro Bimbi, non daranno spazio a reclami e polemiche. Condivideranno contenuti, questo sì. Tenendo a mente che non c’è sviluppo tecnologico senza consapevolezza di un uso corretto dei nuovi strumenti. William Casali, presidente di Asi, questa sera alle 20,45 alla sala Montelupo di Domagnano spiegherà il progetto durante un incontro dedicato alle generazioni 2.0. Interverrà anche Valeria Galoppa, psicologa e counselor dell’età evolutiva, che tratterà di cyberbullismo e di tutto quello che vi ruota intorno.
William, perché un social solo per i genitori di San Marino?
“Perché non vogliamo creare una copia di Facebook. Sul nostro social l’identità di ognuno andrà verificata di persona, o tramite referenze. Per il momento prendiamo le iscrizioni con la carta d’identità alla mano, consapevoli di quanta burocrazia questo lavoro comporti. Non escludiamo di aprirlo anche a genitori non residenti, in futuro, ma per ora la priorità è conoscere di persona chi vuole entrare nel social”.
Il social è già attivo?
“Sì, anche se stiamo partendo con la campagna di registrazione e diventerà quindi ufficiale solo in settembre”.
Perché mamme e papà dovrebbero iscriversi?
“Per accedere a dei contenuti che li riguardano da vicino: dai vaccini fino al controllo sui dispositivi tecnologici usati dai propri figli”.
Un problema attuale: quanto ha influito sulla scelta di aprire genitori.sm?
“Molto, tanto è vero che genitori.sm è il primo passo verso un progetto più ampio, quello di aprire alunni.sm, un social per i ragazzini di San Marino dove non ci sarà spazio per profili falsi, dove i giovani saranno seguiti e tutelati, non potranno pubblicare una foto senza il permesso o per offendere qualcuno. Ci piacerebbe che fosse un sostituto di Facebook, soprattutto per i ragazzi più giovani”.
Scalzare Facebook: una bella sfida...
“Non è detto che più social non possano coesistere. Ma per gli adolescenti che non hanno consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni su Facebook, una forma di protezione è più che mai necessaria”.
Lo Stato vi supporta?
“Per il social sui genitori abbiamo l’avvallo della pubblica amministrazione ma solo formale. Per quello sugli alunni, invece, ci sarà bisogno di una vera partecipazione. Speriamo possa essere un progetto istituzionale”.

Per informazioni sull’incontro di stasera e sul progetto genitori.sm 3371008585 o info@associazioneprobimbi.org.

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