Tre bambini piccoli, un lavoro, un marito che la ama e che adora i loro figli. Da dove viene dunque quel senso di solitudine che l’accompagna nelle sue interminabili giornate?
“È come se venisse tutto prima di me… Come se lui mi desse per scontata… Ho provato a parlargliene, ma è caduto dalle nuvole. E non credo che abbia capito, di nuovo…”
Uomini e donne hanno modi diversi di comunicare, questo è noto. Così come hanno criteri differenti per attribuire le priorità. Per non parlare di come interpretano gli stessi accadimenti.
“Sono confusa… Lui si è chiuso nei suoi silenzi, io sono rimasta con il mio problema… Anzi, ultimamente mi sento ancora peggio… Sempre più sola…”
“Se ti sei rivolta a me, è certamente perché vuoi uscirne. Ma sei convinta di potercela fare?”
“A dire il vero, no… Perché non dipende solo da me. Dipende anche da lui e dal suo carattere… È fatto così…”
So troppo bene che non si può cambiare qualcosa se non si è convinti di potercela fare. Così come so che la sensazione di impotenza di fronte alle situazioni è causa di stress, indebolimento fisico, stati emotivi negativi che si rincorrono l’uno dietro l’altro.
“Secondo te, da dove viene questa abitudine diffusa di considerare le persone come se fossero immutabili? Anche le rocce vengono modellate dal vento e dalla pioggia… Eppure, è frequente etichettare un individuo con “non cambierà mai” oppure un bel “è fatto/a così“… Frasi che chiudono ogni possibilità di argomentazione…”
“Già… La cosa assurda, è che a me piace come è fatto… Vorrei solo riuscire a sentirmi ancora importante per lui, vorrei riuscire a comunicare come facevamo prima che arrivassero i bambini, vorrei che ritornasse la sintonia che c’era… Chiedo troppo?”
“No. Se in passato c’è stato tutto questo, perché non dovrebbe esserci di nuovo?”
“Perché ci ho provato e non ci sono riuscita.”
“Pensa ai tuoi bimbi… Ricordi quando hanno imparato a camminare? Quante volte sono caduti? Quante volte si sono fatti male? Eppure hanno riprovato ancora e ancora e ancora… Sai cos’hanno di diverso da te? Non hanno ancora quelle convinzioni che bloccano gli adulti… Le sistemiamo insieme, e vedrai che poi sarai in grado di riavere tutto ciò che desideri”.
E così comincia un nuovo percorso. Perché vale sempre la pena di lottare per salvare ciò che si ama, per trovare gli equilibri perduti e crearne di nuovi.
E non è escluso che siano migliori dei precedenti.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta