Nuove disposizioni della Regione per le gravidanze senza rischi: più esami gratuiti e più informazioni alle donne

Più informazioni su tutti i fattori di rischio e gli esami per escluderli, più prestazioni gratuite tra quelle specialistiche che finora erano a pagamento. Dal primo gennaio sono entrate in vigore le nuove disposizioni regionali per le donne in gravidanza fisiologica, cioè senza complicazioni. La delibera di giunta che le prevede è stata approvata lo scorso novembre e recepisce le linee guida nazionali elaborate da un gruppo di esperti guidato da Vittorio Basevi, della Direzione generale sanità e politiche sociali della Regione.
Si parte da un presupposto: gravidanza e parto sono processi fisiologici, ogni intervento assistenziale proposto deve avere benefici dimostrati. La donna incinta, dal canto suo, deve poter scegliere in base alle informazioni ricevute, ai propri bisogni e ai propri valori.  Questa la strategia di fondo seguita dal documento.
L’obiettivo della delibera regionale è dunque duplice: dare la possibilità agli operatori sanitari di offrire informazioni su prestazioni delle quali si hanno prove certe di efficacia e alle donne in buona salute con una gravidanza singola senza complicazioni di scegliere i trattamenti appropriati. A questo si aggiunge la possibilità di offrire gratuitamente tutti gli esami raccomandati nella Linea guida nazionale indicandone tempi e modi di erogazione, esami che si  aggiungono a quelli già esenti dal pagamento del ticket previsti dal decreto Bindi del 10 settembre 1998.
Fra le prestazioni ora fruibili gratuitamente sono comprese, fra le altre, la diagnosi precoce di malformazioni fetali e sindrome di Down, lo screening di malattie infettive e problemi ematologici, il diabete, il riconoscimento precoce della depressione, la nascita pre-termine, la valutazione dell’accrescimento del benessere fetale e l’assistenza in particolari condizioni cliniche come la presentazione podalica (quando il nascituro si presenta al parto con i glutei o i piedi).
Molto peso viene dato anche alla comunicazione fra la donna in gravidanza e l’operatore sanitario.  A questo riguardo, viene proposta per l’operatore sanitario “un’agenda della gravidanza” che descrive gli interventi di provata efficacia che devono essere offerti alla donna nel corso degli incontri. Le indicazioni inserite nelle linee guida sono vincolanti per il Servizio sanitario regionale; la decisione su come applicare queste raccomandazioni, in rapporto alle condizioni di ogni singola donna, spetta comunque alla professionista o al professionista che la segue in gravidanza.
Le linee guida sono frutto del lavoro di un gruppo di esperti e specialisti in ginecologia e ostetricia, ostetriche, medici di medicina generale, neonatologi, pediatri, sociologi, epidemiologi, metodologi di linee guida, documentalisti, esperti in ricerche bibliografiche, rappresentanti delle associazioni di cittadini, delle società scientifiche che si occupano di nascita e della federazione nazionale dei collegi delle ostetriche, ed è stata elaborata sulla base di una rigorosa analisi della letteratura scientifica in materia.Vi hanno partecipato altri professionisti della Regione Emilia Romagna: Silvana Borsari, Corrado Melega, Elisa Calzolari, Alessandra De Palma, Nicola Rizzo.

E’ possibile consultare l’elenco di tutte le prestazioni specialistiche gratuite nel corso di una gravidanza fisiologica sul sito della Regione, cliccando qui.

 

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