Influenza: a Forlì più casi rispetto a regione e resto d’Italia. E non siamo ancora all’apice

Sempre più casi di influenza anche se, assicurano dall’Ausl di Forlì, non siamo ancora all’apice.
Nella settimana dal 14 al 20 gennaio, nel territorio dell’Ausl di Forlì, il livello di incidenza totale dell’influenza  nella popolazione era pari a 11 casi per mille assistiti e risultava maggiore rispetto al dato regionale e nazionale che era rispettivamente di 7 e 8 casi per mille abitanti.
Le classi di età più colpite nel nostro territorio locale sono state quelle di età 5-14 anni e 15-24 in entrambe le quali  si è registrata un’incidenza  uguale a 29 casi per 1.000 assistiti, molto al di sopra di quanto si è registrato nelle stesse fasce d’età sia a livello regionale  che nazionale; mentre fra i bambini (età 0-4 anni) l’incidenza corrisponde a 12 casi su  1.000 assistiti e risulta inferiore al dato sia regionale sia nazionale ( pari a 24 casi su  1.000 assistiti).
La minor incidenza dsi è registrata tra gli ultrassessantaquattrenni con 1-2 malati ogni 1.000 assistiti in tutti e tre i rapporti: aziendale, regionale e nazionale. Di tutti i  casi con influenza in questa fascia d’età (> 64 anni), segnalati dai medici sentinella dell’Ausl di Forlì dall’inizio del periodo di sorveglianza, nessun assistito è risultato  vaccinato contro l’influenza.
d oggi, il totale di vaccini antinfluenzali registrati dai vari operatori sanitari dell’Azienda Usl di Forlì che partecipano alla campagna antinfluenzale ha superato le 31.200 dosi; di queste 24.400 sono state somministrate a soggetti ultrassessantacinquenni.
Per quanto riguarda gli accessi in Pronto Soccorso per sindromi influenzali, non si ravvisa alcuno scostamento rispetto agli anni scorsi: in gennaio e febbraio si registrano solitamente numeri superiori rispetto agli altri mesi dell’anno, proprio per la diffusione di virus influenzali, e ad oggi l’incremento risulta in linea con gli anni precedenti.
Il dato che, invece, appare in costante aumento nelle ultime stagioni, è quello di ricoveri di soggetti anziani di età compresa nelle decadi 70-80, 80-90 e oltre i 90 anni; si tratta di casi con malattie croniche che, spesso per virus influenzali, vedono riacutizzarsi le proprie problematiche. I loro accessi, quindi, non sono dovuti all’influenza in sé, ma alle complicanze indotte da quest’ultima.
L’Ausl invita ad adottare comportamenti di igiene personale che servono a limitare il più possibile la diffusione dell’influenza: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o gel alcolici; coprirsi bocca e naso quando si tossisce o starnutisce; eliminare prontamente i fazzolettini di carta nel contenitore rifiuti; indossare, in presenza di sintomi influenzali, una mascherina se si frequentano ambienti sanitari, come gli ospedali; rimanere in isolamento volontario al proprio domicilio quando sono presenti malattie respiratorie febbrili, soprattutto nella fase iniziale.

 

 

 

 

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