Il maestro Perboni gliele canta agli insegnanti: “Basta a stare zitti, così rovinate la scuola anche voi!”

Dopo aver bacchettato le mamme nel post scorso, oggi parliamo degli insegnanti e di quanto siano responsabili dello sfascio della scuola pubblica italiana.
Già perché la scuola è difficile da analizzare, ognuno di noi pensa di avere la formula magica, ma all’atto pratico non fa altro che adeguarsi supinamente al pensiero unico imperante da decenni nelle nostre (e dei vostri figli, non dimenticatelo!) aule: non vogliamo responsabilità. Responsabilità e lavoro sono le parole che sento più spesso dai colleghi. Quello che sto per scrivere sono i veri motivi per cui i genitori e gli insegnanti dovrebbero davvero arrabbiarsi con Dirigenti, Uffici Scolastici fino ad arrivare al Ministero. Invece, per non trovare da dire, per non volere responsabilità, tutti zitti e muti. Un esempio?
Manca un insegnante, capita di ammalarsi. Cosa fanno molte scuole? Visto che si deve risparmiare non nominano un supplente ma “spalmano” i bambini sulle altre classi. 4-5 di qua, 4-5 di là e il gioco è fatto. Poi chi se ne importa se i bambini passano 8 ore a disegnare in una classe non propria. E i genitori? Zitti. E noi insegnanti? Proni. Anziché dire no grazie, li accogliamo e li teniamo a pascolare per tutto il tempo. Fra l’altro, a proposito di responsabilità, in barba alle elementari norme di sicurezza. Per non parlare del danno educativo che subiscono quei pargoli.
Da alcuni anni sempre meno insegnanti non organizzano più le gite, pardon le uscite didattiche. La scuola è la personificazione vivente del “Gattopardo”, inteso come il romanzo di Tomasi di Lampedusa: tutto cambia perché non cambi nulla. Per cui le gite sono uscite didattiche, i maestri sono il team classe, il preside il Dirigente Scolastico e i vecchi e amati compiti in classe verifiche. Ma di quello si tratta! Dicevamo delle uscite didattiche. Non si fanno più, merce rarissima alle Elementari (chiedo scusa Primaria!). Motivo? Troppe responsabilità! E quindi senza maestri che le organizzano la scuola è ben felice di assecondare questo trend. Per cui se vai in gita sei considerato un povero pazzo (ma chi te lo fa fare? ma sei matto? e se si fa male qualcuno?) dai colleghi i quali poi ti attaccano anche durante i Collegi Docenti. Splendido! E i genitori? Zitti! Meglio discutere di una nota che di un mancata uscita. Per la cronaca i bambini sono assicurati e se si fanno male sono coperti (anche in classe!).
Bene, con il blocco della rivalutazione degli stipendi decisa nell’ultima finanziaria (anzi Legge di Stabilità) molti Collegi Docenti hanno bloccato in molte scuole della nostra Provincia, a maggioranza, i POF, i Progetti (anche quelli gratuiti, un vero capolavoro di demenza) e le Uscite. Perché? Per protestare contro il blocco! Sulla testa di chi? Gli studenti, ovvio!  Così anche i pochi rimasti disponibili a fare qualcosa come il sottoscritto sono stati fermati. Ora non si fa più niente: un esperto di una società sportiva che veniva a fare qualche ora di lezione? A casa! Il laboratorio di cucina? Vai da tua nonna! Il recupero di Inglese? Vai a lezione! E i genitori? Zitti! E noi insegnanti? Proni, come sempre!
Sempre disponibili a riempirci la bocca di ariosi principi, ma quando è ora di combattere e difendere i nostri alunni non ci siamo mai.
Chi non si ricorda di una gita o di un progetto divertente che ha fatto a scuola? I nostri figli purtroppo non potranno avere questi ricordi. E temo che lo stipendio non subirà variazioni, in positivo chiaramente, per quelle in negativo aspetto il prossimo governo.
E i sindacati li avete sentiti voi? Ma di questo parleremo la prossima volta!

 Maestro Perboni  

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