“Scusa la confusione, ci sono gli operai”. Teresa apre il cancello della nuova casa dove è andata da poco a vivere con Marta e il piccolo Gianmaria, a Tagliata di Cervia. Qui ci sono una cucina, un salotto, camere e bagni. Un rapporto d’amore che dura da dodici anni. Due professioni avviate. E un bambino di un anno che va al nido. Se la stranezza è che le mamme sono due e un papà non c’è, vi abituerete dopo qualche minuto. Del resto anche i vicini, le maestre dell’asilo ma soprattutto le famiglie delle due donne hanno accettato il pacchetto con grande naturalezza. Sta proprio qui, la notizia: “Finora non abbiamo incontrato nessuna discriminazione, davvero. Siamo state accolte senza muri e pregiudizi”, racconta Teresa, 42 anni, la mamma biologica di Gianmaria. E’ lei che, dopo otto tentativi di fecondazione assistita in una clinica danese, è finalmente rimasta incinta. La scelta su chi delle due avrebbe portato avanti la gravidanza non è stata fonte di attrito: “Io non ho mai sentito l’esigenza di avere il pancione e partorire – precisa Marta, che di anni ne ha 36 – e così è stato automatico per me lasciare il testimone a Teresa, che invece desiderava vivere questa esperienza. Lei si è preoccupata molto per me, temeva di portarmi via un pezzo di vita, ma così non è stato. Io mi sento mamma di Gianmaria come lei, anche se non l’ho fatto nascere”. Per la legge italiana, però, Marta non è nessuno. E’ per questo che insieme alla sua compagna dovrà decidere presto come tutelarsi: “Abbiamo trovato un avvocato con il quale inizieremo un percorso per capire come muoverci affinché anche io abbia un riconoscimento “. Marta è ben consapevole della propria invisibilità: “C’è da perderci la testa, per questo provo a non pensarci”. Senza quel pizzico di sana incoscienza, infatti, forse Gianmaria non sarebbe mai nato. Invece oggi riempie le giornate delle sue mamme ma anche di nonni e zii: “Alle nostre famiglie non abbiamo mai comunicato la nostra omosessualità ma hanno sempre saputo che vivevamo insieme – spiega Marta – . Quando abbiamo dato loro la notizia della gravidanza di Teresa, non sono rimasti affatto scioccati, tutt’altro. Anche mia nonna, che aveva più di ottant’anni e che purtroppo è scomparsa da poco, ci ha dimostrato una grande gioia”. Il parroco di Tagliata, che ha battezzato Gianmaria, dal canto suo non ha fatto domande scomode o indagini particolari: “Ha preso atto che Gianmaria non ha un padre – racconta Teresa – e ha proceduto con il sacramento come nulla fosse. Sia io che Marta siamo credenti, non abbiamo voluto rinunciare al nostro atto di fede solo perché siamo omosessuali”. Una tenacia e una fermezza che le due donne hanno anche quando pensano al futuro del loro bambino: “La nostra unica paura è che venga discriminato, magari durante l’adolescenza. Speriamo di trovare lungo il suo percorso degli educatori e degli insegnanti preparati”. Nessuna preoccupazione interna alla famiglia, invece: “Per Gianmaria noi siamo un dato di fatto, per lui sarà normale avere due mamme. La nostra spontaneità gli farà vivere sempre tutto in maniera normale”. Normale come il fatto che Marta e Teresa, nella loro quotidianità, abbiano caratteristiche specifiche: “Il ménage familiare è spartito esattamente a metà – spiega soddisfatta Teresa – ma è chiaro che ognuna di noi ha un carattere e delle predisposizioni diverse. Sono stata io, per esempio, a intestardirmi sul metodo di ‘Fate la nanna’ per fare dormire Gianmaria”. Marta non avrebbe mai avuto la pazienza: “Io con il cronometro ogni sera? Non ce l’avrei fatta. Per fortuna c’è Teresa, la sua pazienza ha pagato, Gianmaria dorme tutta la notte”. Ma il lavoro è di squadra e, legge a parte, se ne sono accorti subito tutti: “All’ospedale di Cesena, dove ho partorito – ricorda Teresa – ci hanno accolte benissimo, l’ostetrica ci disse che aveva assistito al parto più bello della sua vita. Quando siamo salite a vedere Gianmaria in neonatologia, dove l’avevano trasferito per l’ittero, siamo potute entrare entrambe”. Nessun bisogno di chissà quali certificati o documenti per capire che Gianmaria ha due genitori. Che importa se sono due donne.
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Commenti:
Auguri e congratulazioni! Gianmaria e’ un bimbo fortunato perché’ è’ amato. Punto!!!!!!
Ho vissuto” alla Tagliata” tutte la estati della mia adolescenza ed oltre e sono felice di questa bella novità!
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