Febbre alta e tosse persistente: no panic! Ve lo spiega un pediatra

All’appello in sezione, in questi giorni, non stanno rispondendo tutti i bambini. L’influenza in corso ha infatti decimato le presenze dai nidi in su. La febbre alta dura diversi giorni, cosa che spaventa in molti i casi i genitori. Lo conferma anche Gabriele Belosi, pediatra di famiglia a Forlì, al quale abbiamo rivolto qualche domanda sulle caratteristiche di questa epidemia influenzale.
Dottore, l’influenza in corso ha caratteristiche specifiche?
“No, è la classica forma influenzale con dolori muscolari ed articolari, infiammazione delle alte vie respiratorie con tosse e rinite e febbre anche elevata. La durata varia da 4 a 6 giorni”.
In linea generale la cura è la stessa che viene proposta per le altre influenze?
“La terapia è la medesima per tutte le forme influenzali epidemiche e mira soprattutto ad alleviare i sintomi. Somministriamo quindi antipiretici (paracetamolo o ibuprofene), sedativi della tosse o blandi mucolitici nei bimbi più grandi, dieta leggera e molti liquidi”.
Quando si deve ricorrere all’antibiotico?
“La terapia antibiotica è classicamente riservata alle complicanze che sono più frequentemente a carico delle vie respiratorie o dell’orecchio, quindi bronchiti , broncopolmoniti ed otiti. Maggiore riguardo ovviamente ai bimbi con patologia cronica preesistente, che devono essere maggiormente protetti”.
Che cosa preoccupa di più le mamme?
“La febbre alta. Nonostante i nostri sforzi per cercare di fare comprendere che la febbre è un meccanismo naturale di difesa, è inevitabile che scateni sempre un’ansia difficilmente gestibile. Questo comporta spesso un abuso dell’uso di antipiretici che, sebbene molto ben tollerati, possono a volte provocare sintomi da sovradosaggio. Anche la tosse è spesso fonte di preoccupazione, bisogna spiegare bene che la tosse può persistere anche dieci giorni dopo la fine della malattia”.
Dopo quanto si può tornare al nido o a scuola?
“Si consiglia di rimanere a casa anche tre giorni dopo lo sfebbramento e di tornare in comunità solo se il bimbo ha ripreso forze e appetito”.
Ci sono fasce di bambini maggiormente colpite?
“Non particolarmente, anche se sembra ci sia una maggiore incidenza nella seconda infanzia, tra i 6 e i 14 anni”.
Le “ricadute” sono probabili?
Non particolarmente. Per questo motivo vanno valutate sempre con molta attenzione per scongiurare le complicanze”.

 

In questo articolo ci sono 3 commenti

Commenti:

  1. Mio figlio 4 anni è stato curato al 20 gen con augmentin per una lieve brobchite.. da giov sera scorsa febbre 38 o 38.5 tosse ne gola rossa ne orecchie infiammate… lun ho iniziato zitromax 3gg ma ad oggi la febbre persiste…. cosa puo essere????? Grazie…

    1. mio figlio ogni mese si ammala 2 volte dicono difese immu.. poche e in piu’ allergico si e finito l’antibiotico lunedi 3 marz e adesso che e venerdi 7 e iniziata la febbre . cosa posso fare ? a 5 anni e un anna e piu’ che fa questo grazie

  2. Salve, volevo porvi un quesito. Mia figlia è continuamente vittima di tosse, catarro e febbre, non appena ha finito di prendere l’antibiotico dopo pochi giorni è di nuovo punto e accapo. Inizia con la tosse che sfocia in febbre. Il pediatra dice che è tutto normale ma secondo me no. Questo va avanti da gennaio e per il secondo anno consecutivo. Mi potete aiutare?

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