Un anestesista dell’ospedale di Imola, Raffaele Aspide, è da poco tornato dall’Uganda dove, da volontario, ha partecipato ad una missione di chirurgia pediatrica organizzata dall’Associazione Surgery for Children di Vicenza.”Già nel 2009 ho partecipato ad una missione in Venezuela – racconta Aspide – e quest’anno ho preso parte come volontario alla missione al Saint Mary Hospital di Lacor, Gulu Nord Uganda, subito sotto l’equatore. E’ un ospedale privato cattolico, sostenuto dalla cooperazione italiana: 180mila ricoveri e più di 7000 interventi chirurgici all’anno. Siamo partiti in 11 – 4 medici e 7 infermieri – e in due settimane abbiamo realizzato circa 50 interventi di chirurgia pediatrica su malformazioni congenite urologiche e gastroenterologiche”. In Uganda la popolazione è costituita da oltre 30 milioni di persone, il 50% circa ha meno di 15 anni e i bambini malformati sono spesso emarginati insieme alle loro madri per paura di malefici o discriminati a scuola e dentro la tribù: “L’obiettivo delle nostre missioni è riuscire a dare assistenza a questi bambini, in particolare curando chirurgicamente le malformazioni congenite, una chirurgia elettiva e complessa per un paese che nella sua capitale, Kampala, conta un solo chirurgo pediatra: “Anche grazie alla disponibilità del miei colleghi imolesi, ho potuto dare un piccolo contributo come anestesista. Un’esperienza bellissima che, senza falsa retorica, riesce a dare più di quanto prende. Nonostante i duri turni di sala operatoria, incessanti, anche di domenica, siamo riusciti ad interfacciarci col personale sanitario locale, scambiandoci pareri, consigli e condivide
ndo esperienze”.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta