«Non vedo l’ora di iniziare, di conoscere la famiglia che verrà abbinata alla mia, di condividere». Bruna Furlan, modenese, mamma di due ragazze di 11 e 14 anni, ha aderito al progetto «Affido culturale» arrivato anche nella sua città grazie alla Fondazione «Con i bambini» che all’interno del Fondo per il contrasto alla povertà educativa sostiene l’idea: «Si tratta, in sostanza, di dare la propria disponibilità a coinvolgere in attività come il cinema, le mostre, il teatro i membri di una famiglia che per vari motivi non ha accesso alle attività culturali. Un’opportunità bellissima e arricchente da entrambe le parti».

Bruna, che ha saputo dell’opportunità dal dirigente dell’Istituto comprensivo 3 Daniele Barca, è rimasta letteralmente affascinata: «Ho alle spalle diverse esperienze di volontariato e l’affido stesso, nel senso più tradizionale del termine, mi ha sempre attratta. Quello culturale, anche per la mia situazione di vita, è ideale».
Attraverso una App, Bruna e le altre famiglie che aderiranno potranno scegliere insieme tra diverse opzioni culturali: «Con le mie figlie, Covid a parte, sono abituata a frequentare città d’arte, tornei sportivi, cinema. L’affido culturale, nella frenesia del quotidiano, penso possa essere anche uno sprone a rimanere attivi su questi fronti. Mi piace l’idea di rivedere il valore del tempo arricchendoci e consentendo ad altri genitori, ragazzi o bambini di farlo con noi».