Mare, croce e delizia: fa bene alla sinusite ma può causare l’otite

Tempo di vacanze, vediamo insieme al dottor Alessandro Valieri come prevenire i malanni alle orecchi e come sfruttare l’effetto benefico dell’aerosol marino

Fa bene alla respirazione ma può causare qualche problema alle orecchie. In questo periodo di caldo estivo tante famiglie cercano refrigerio al mare che se da una parte può essere benefico dall’altro potrebbe portare alla cosiddetta otite del nuotatore, ovvero quella infezione che colpisce l’orecchio esterno. Vediamo insieme al dottor Alessandro Valieri, otorinolaringoiatra con studio a Bologna e a Ravenna, come prevenire questa malattia.

Dottor Valieri, il mare fa bene alla respirazione o è una leggenda?

«Tutt’altro! L’acqua salata, sia inalata grazie all’evaporazione naturale dovuta al sole sia a quella con cui si entra in contatto nuotato è benefica per la respirazione perché il sale rende fluido il catarro, facendolo scorrere più facilmente».

Per quali patologie è indicato un soggiorno al mare?

«Per molte malattie respiratorie, tanto che si parla di aerosol marino. Del resto la talassoterapia è bene conosciuta da anni in Romagna: si pensi alle colonie che disseminano la nostra riviera… Una delle malattie contro la quali il mare è benefico è di certo la sinusite. Il catarro accumulato nei seni paranasali diventa più fluido, attenuando i sintomi come mal di testa o cattiva respirazione».

Ha parlato di attenuazioni di sintomi, quindi non è risolutivo?

«No, è difficile che l’aria marina faccia guarire dalla sinusite. Serve comunque l’intervento di un medico, specie nel bambino affinché non si la malattia non diventi cronica».

In questo caso esiste una terapia non invasiva?

«Una delle ultime tecniche è quella della balloon sinuplasty: si introduce un palloncino sottile come un capello all’interno del seno paranasale interessato dalla malattia che poi viene gonfiato e fa scorrere il catarro, che è in sostanza muco infetto, liberandolo. In questo modo si ha un beneficio immediato».

 Per quanto riguarda l’orecchio, molti genitori notano che i bambini lamentano un’otite dopo avere fatto il bagno, a cosa è dovuto?

«Il problema nasce in questo caso da un’infezione batterica. Potrebbero essere piccole lesioni all’interno dell’orecchio esterno che entrando in contatto con i batteri del mare portano ad una infezione con conseguente secrezione. I sintomi sono, oltre al dolore, un’attenuazione dell’udito: si possono sentire i suoni ovattati a causa sia del gonfiore sia di un “tappo” che può essere un misto di desquamazione della pelle, pus e catarro».

Come si previene l’otite?

«Non usare il cotton fioc per pulire le orecchie perché possono causare lesioni e non servono a granché: ricordiamoci che il cerume non è sporco ma è una secrezione che protegge le orecchie. Inoltre ogni tipo di oggetto inserito all’interno dell’orecchio (auricolari, tappi per la piscina) vanno usati con cura e attenzione».

Come si cura l’otite del nuotatore?

«Di solito viene prescritto un antibiotico e un antinfiammatorio. Nel caso sia dovuta ad un fungo viene applicato il farmaco per curarlo. Non si tratta di una patologia grave ma in alcuni soggetti può essere recidiva».

Le recidive a cosa sono dovute e come si evitano?

«Molto spesso ad un eczema che porta ad una desquamazione della pelle che va a creare il “tappo” e quindi l’infiammazione visto che il cerume non scorre più come dovrebbe. In questo caso si tratta di una malattia della pelle e può essere curata con la fototerapia: una sottile fibra ottica emette una particolare luce all’interno del condotto uditivo esterno, con lo scopo di regolarizzare il ricambio della pelle ed evitare la desquamazione alla base di eczema e prurito nell’orecchio. Bastano poche sedute della durata di alcuni minuti per eliminare il prurito all’orecchio in modo duraturo, senza dolore o rischi».

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