Il gruppo “Genitori per la libertà di scelta vaccinale” della provincia di Forlì Cesena comunica di aver “deciso di scendere in campo ancora una volta per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della libera scelta terapeutica”. Per questo, come fa sapere una nota, “sulla scia dei comitati di Rimini, Faenza e Forlì e di migliaia di genitori in tutta Italia, lo fanno oggi attraverso una campagna di comunicazione veicolata attraverso un camion vela, che partendo da Cesena attraverserà nel giro di tre settimane buona parte dei comuni della provincia”.

Promotrice dell’’iniziativa è “una cordata di vari gruppi per la libertà di scelta vaccinale della provincia di Forlì-Cesena, capitanata dal Comitato per il libero consenso alle vaccinazioni di Cesena”. Nel raggruppamento figurano inoltre il Gruppo Articolo 32 Valle Savio e i Genitori per la libertà di scelta dei comuni di Cesenatico, Borghi, Gatteo, Gambettola, Savignano, San Mauro Pascoli e Longiano, “tutti uniti in questo grande progetto di sensibilizzazione. Il camion vela, oltre ai Comuni succitati, viaggerà anche a Roncofreddo, Sogliano, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno e Sarsina”.

“Il messaggio che abbiamo scelto – affermano i portavoce dei vari gruppi – ha lo scopo di far riflettere le famiglie sull’importanza della libertà di scelta in tema di salute; il protagonista delle scelte che hanno un impatto sulla salute dei propri figli deve essere sempre il genitore, poiché in presenza di rischi troviamo non sia giusto imporre trattamenti sanitari di alcun tipo. Il vaccino è un farmaco e come tale presenta un rischio. Finché esiste un rischio di danno deve essere garantita la libertà di scelta.”

Ed ancora: “L’Aifa, attraverso i rapporti annuali post marketing visionabili da tutti sul sito dell’Agenzia, mostra un considerevole aumento di sospette reazioni avverse, anche gravi, e temiamo che tali numeri siano altamente sottostimati. Come è possibile accettare un obbligo quando c’’è il rischio di un danno alla salute?”.

“Per tutti i nostri figli – concludono i portavoce dei gruppi – chiediamo al nuovo governo e alle istituzioni sanitarie farmaci più sicuri e informazioni veritiere che provengano da fonti indipendenti dalle case farmaceutiche. I bambini meritano attenzione e cure personalizzate, non sono macchine, sono tutti diversi gli uni dagli altri! Chiediamo infine che sia abrogata la Legge “Lorenzin” n°119 del 2017, approvata frettolosamente e senza un vero dibattito sereno a livello politico e scientifico. Tale legge a nostro avviso ha creato ad oggi solo confusione, discriminazione ed un rischio tangibile di esclusione di bambini sani dai servizi educativi dell’infanzia”.