Ravenna, bambini alla scoperta della cultura scientifica al Mar

Sono stati 580 gli studenti partecipanti alla prima edizione completa di Digita, evento dedicato alla scienza, all’alfabetizzazione e alla diffusione della cultura digitale, che si è svolto venerdì e sabato al Museo d’Arte della città di Ravenna. Nelle due mattinate si sono susseguiti 23 laboratori realizzati da scuole, aziende del territorio e realtà nazionali come Istat, Università di Bologna campus di Ravenna, Tecnopolo, Makern, Itis Nullo Baldini, Liceo Scientifico Oriani, Arpae, Palestra della Scienza, A.I.F. (Associazione per l’insegnamento della Fisica), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Libera Università delle Donne, Arar – Planetario di Ravenna, SISFA (Società Italiana degli Storici della Fisica e dell’Astronomia).

Si è trattata di un’esperienza unica per avvicinare i giovani alla cultura scientifica e tecnologica, con i bambini delle classi primarie e medie che a rotazione si sono confrontati con strumenti di misurazione, sfide di matematica, hanno osservato la flora e la fauna marina del territorio, hanno mappato la città divertendosi, hanno potuto vedere in azione piccoli esemplari di robotica studiati e creati dagli studenti delle scuole secondarie. I laboratori hanno trattato, con metodologie dinamiche e originali, tematiche di forte importanza scientifica e ambientale, in linea con la sfida di Digita: fare in modo che la Scienza e il Digitale diventino “POP”. L’associazione Micromondi, organizzatrice dell’evento, intende ringraziare il Mar “per la disponibilità propria dei grandi musei Nord europei, che sono molto permeabili alle culture e alle istanze del territorio” e il Comune di Ravenna “per la sensibilità con cui ha scelto di compartecipare al progetto permettendo di coinvolgere i grandi numeri di quest’anno. Il biennio 2019-2020 è dietro l’angolo e abbiamo già fatto partire il progetto. Un ringraziamento particolare alle scuole e ai docenti che hanno partecipato, dimostrando quanto abbiano a cuore la crescita dei loro allievi in sinergia con il territorio”.

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