L’asilo a forma di gatto adorato dai bambini

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A scuola spesso i bambini non hanno tanta voglia di andarci. E i genitori devono elencare convinti una bella lista di motivi per persuaderli. Nell’elenco di un folto e fortunato gruppo di genitori tedeschi svetta, probabilmente tra le prime posizioni, anche la forma della scuola. Sì, la forma.

A Wolfartsweier vicino a Karlsruhe, città extracircondariale del Baden-Württemberg in Germania, hanno costruito “Die Katze” (Il Gatto) una scuola per bambini – ritenuto uno degli asili più belli e innovativi al mondo – che ha le sembianze di un gigantesco felino bianco. Progettata dall’artista (illustratore e scrittore di libri per l’infanzia) Tomi Ungerer e dall’eco-architetto Ayla-Suzan Yöndel, la struttura oltre ad essere un luogo accogliente per i più piccoli è un simbolo di amicizia e integrazione (l’edificio infatti è stata realizzato nell’ambito del progetto sociale Une Europe sans Frontières) nonché riuscitissimo esempio di architettura green applicata al mondo dell’infanzia.

La scuola è modellata per imitare un gatto accovacciato con le orecchie tese, come pronto all’agguato. È Piper, il gatto protagonista dei libri di Tomi Ungerer, che così lo descrive: “Era un cacciatore spietato, in giro giorno e notte. Non lo fermava neppure il maltempo. Piper catturava tre topi in un giorno. Due con le zampe anteriori e uno con la bocca”. Non a caso il nome completo dell’istituto in italiano significa “Il gatto in cerca di preda”. Ungerer, nato Jean-Thomas Ungerer, 87 anni, nei suoi oltre 80 libri, ha sempre insistito per i diritti dei bambini all’autosufficienza, alla curiosità e all’autorealizzazione.

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Ogni giorno gli allievi hanno l’opportunità di entrare in modo divertente a scuola, attraversando la bocca dell’animale. Sulla porta non mancano nemmeno i baffoni felini. La struttura, progettata per ospitare un centinaio di bambini e finita nel 2002, si sviluppa su due piani (è alta 8,52 metri e ha una superficie di 24,29 metri × 19,73 metri): a livello terra si trovano il guardaroba, le aule con le pareti tappezzate dai disegni dei piccoli, le aree gioco, i bagni, la cucina e la sala pranzo; a livello superiore è situata l’enorme sala giochi comune.

Le finestre circolari nella parte anteriore del bizzarro edificio sono gli enormi occhi del gatto. La coda, che ha la forma di un tubo, presenta uno scivolo metallico che consente ai bambini di raggiungere l’uscita. Il tetto è ricoperto di piante, la luce è quella solare che alimenta un impianto fotovoltaico, l’acqua è riciclata.


I bambini dai 3 ai 6 anni sono contenti di entrare quotidianamente nella pancia del simpatico micione bianco, qui imparano a rispettare gli altri, la natura e gli animali.

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