E’ stato tradito dall’apertura a compasso della finestra: l’infisso non era stato chiuso a dovere ma solo agganciato e accostato. Così il bambino è salito sul tavolo della cucina, si è appoggiato alla finestra ed è precipitato dal quinto piano morendo sul colpo. Una disattenzione fatale, dunque. La vicenda si è verificata la sera di Capodanno a Mortara, in provincia di Pavia.

Al momento dell’incidente la piccola vittima, che aveva 2 anni e 8 mesi ed era di origini egiziane, si trovava in casa assieme alla madre, 37 anni, e al fratellino di un anno. Il padre invece era al lavoro. Tutti i tentativi di soccorrere e di rianimare il piccolo sono risultati vani. Quanto è giunto all’ospedale di Vigevano i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte.

A questo proposito Mirko Damasco, presidente dell’associazione Salvagente Monza, operatore di primo soccorso e esperto di disostruzione e incidenti domestici, ha reso noto che in casi come questi “la prevenzione è tutto o quasi” ed ha ricordato alcune semplici regole: “Mai lasciare i bambini in casa da soli – ha scritto Damasco in un post su Facebook – neppure per andare a buttare la spazzatura un minuto; se avete finestre, ed abitate ad un piano alto, proteggetele; guardate con occhio critico la vostra casa, e spostate dalle finestre tutto ciò che può diventare una scala per vostro figlio: letti, scrivanie, tavoli, mobili, sedie”.

I numeri delle statistiche, d’altronde, fanno rabbrividire: secondo le statistiche più recenti, in Italia, ogni anno 20mila bambini restano feriti in incidenti domestici. Quasi la metà di loro ha meno di 4 anniGli incidenti più frequenti sono: le cadute, i tagli, gli schiacciamenti, le ustioni, le scosse elettriche, il soffocamento, l’avvelenamento e l’annegamento. Gli incidenti avvengono più frequentemente in cucina e sulle scale, ma anche in camera e in soggiorno, in bagno o nel garage.