Vaccini contro l’influenza obbligatori per i medici. Li chiede al ministro della sanità per Beatrice Lorenzin Fausto Francia, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna e presidente della Siti, la Società italiana di Igiene.
L’appello, scrive La Repubblica, è partito perché secondo il medico “c’è il rischio che alcuni pazienti contraggano malattie mentre lottano per altro”. In Emilia-Romagna si stima che si vaccini soltanto il 20% dei professionisti.
Il provvedimento, secondo Francia, dovrebbe scattare per alcuni reparti a rischio come oncologia, malattie infettive, rianimazione, neonatologia e terapia intensiva. Dove i medici, per il direttore, dovrebbero vaccinarsi anche contro varicella, morbillo, epatite, rosolia. Sarebbero oltre mille i dottori della regione coinvolti.
Pare impossibile ma i primi a non vaccinarsi sono proprio coloro che di solito consigliano di farlo: i medici. Assieme agli infermieri non danno il cosiddetto buon esempio. “E’ una vergogna per la categoria, una grave mancanza di rispetto di una misura importante per ridurre i rischi legati alla diffusione dell’epidemia”, aveva detto tempo fa all’Adnkronos Salute Paolo Bonanni, docente di Igiene dell’Università di Firenze e componente della Società d’Igiene Siti. Aggiungendo una riflessione significativa: “E’ difficile convincere i cittadini a vaccinarsi se poi sono proprio i medici a non vaccinarsi. L’esempio è un fattore di comunicazione importante”. Secondo le ultime stime disponibili, in Italia si sottopone al vaccino antinfluenzale circa il 12-13% dei camici bianchi mentre la percentuale dei pediatri è attorno al 35-40%.
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