Un milione di euro di risarcimento: è la cifra che Regione Emilia-Romagna e ospedale Sant’Orsola verseranno alla famiglia e in particolare al fratellino di Gianmarco, il neonato morto nel giugno del 2014 a causa di un parto anticipato dai medici e dall’uso ripetuto della ventosa.Della cifra totale, l’ospedale tirerà fuori 250mila euro.
Intanto, è stato il rinvio a giudizio per il ginecologo Tullio Ghi e per l’ostetrica Francesca Tartaglia, finiti nei guai perchè durante il parto svolto in regime di libera professione (extramoenia), vennero effettuate manovre che portarono al decesso del bambino.
Non è escluso che il Sant’Orsola e la Regione possano costituirsi in giudizio contro i due sanitari, visto anche il maxi risarcimento pagato alle vittime.
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