Molti dei nostri nonni lo dicono ancora. “Fê l’amôr”, che fino agli anni Cinquanta voleva dire, in Romagna, vedersi con qualcuno o qualcuno, insomma frequentare una persona e magari corteggiarla, scatena ancora qualche sorriso sulla bocca di chi crede significhi – letteralmente – fare sesso. Lo sa bene Floriano Cerini, faentino, dipendente Inps per 38 anni e autore del libro “U n’s’fa pió l’amôr com’una vôlta. Storie romagnole di corteggiamento e amore” (Tempo al Libro), con cui ha cercato di coniugare la ricerca sulle tradizioni e la cultura locale con il suo interesse per i sentimenti e le relazioni: “Son sposato da quarant’anni, non ho avuto una vita travagliata dal punto di vista amoroso. Ma osservando gli altri e leggendo molto, sono sempre stato molto attento all’evoluzione dei costumi”.
E così, come decenni fa la zitella era una disgrazia per tutti e oggi dire che si è single fa figo, allo stesso modo il sesso – da argomento tabu per le donne – è diventato argomento principe di discussione per entrambi i sessi: “L’emancipazione della figura femminile ha completamente rivoluzionato i costumi, per fortuna. Ai tempi dei miei genitori e dei miei nonni molte donne erano sottomesse non solo ai mariti, ma anche alla stessa azdora che comandava in casa. Senza un lavoro e senza possibilità economiche, le donne subivano e acettavano situazioni che oggi si possono ribaltare in ben poco tempo. Penso alle separazioni: allora ce ne sarebbero state quante adesso se solo la donna si fosse potuta emancipare. Idem per i tradimenti: oggi ci sono solo più strumenti per farli emergere. Ma c’erano anche all’epoca. Poi potremmo discutere delle conseguenze negative che oggi, spesso, hanno divorzi e magagne sentimentali. Ma è un altro paio di maniche. Nemmeno allora era tutto rose e fiori, anzi”.
Insomma, bando al classico detto che si stava meglio quando di stava peggio:”Io non guardo mai all’attualità con occhio negativo. Penso ai social, per esempio. Le relazioni che nascono in modo virtuale possono anche avere un pregio: chattando e mandandosi messaggi c’è anche caso che le persone più restie ad aprirsi e a parlare di se stesse, lì riescano a farlo. Una volta, se una persona fisicamente non ti piaceva, non la guardavi nemmeno in faccia. Chiaro che, a un certo punto, i rapporti devono uscire dall’ombra dei social network e entrare nella realtà, si spera senza spiacevoli sorprese”.
Il più grande cambiamento, però, secondo Cerini riguarda lo sdoganamento dei costumi sessuali: “Da un discorso prettamente maschile, il sesso è uscito dal velo di pudore che lo avvolgeva nella vita delle donne e oggi fa rima con i bisogni, le esigenze e il piacere di tutti”.
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