Per frequentare i nidi d’infanzia dell’Emilia-Romagna, i bambini dovranno essere in regola con le vaccinazioni obbligatorie. L’assemblea legislativa della Regione ha approvato oggi la tanto discussa legge che troverà applicazione a partire da settembre prossimo. A votare a favore il Pd mentre Sel e il centrodestra si sono astenuti. Voto contrario da parte dei Cinque Stelle.
“Noi abbiamo fatto una scelta netta e ci auguriamo che anche altre Regioni ci seguano – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini -. Dobbiamo informare, oltre a normare. E quindi partiremo con una campagna di sensibilizzazione che spiega la nostra scelta anche perché siamo convinti che la stragrande maggioranza dei genitori sia contenta di questa decisione”.
Nel ridisegnare i servizi educativi 0-3 anni, l’articolo 6 della nuova legge introduce come requisito d’accesso ai nidi sia pubblici che privati, “l’avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente”, e quindi aver somministrato ai bambini l’antipolio, l’antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B.
In Emilia-Romagna, prima regione in Italia a introdurre una norma del genere, nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie è scesa a quota 93,4%.
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