“Via quella bambina dal Consiglio comunale”

I bambini dei politici in aula con i loro genitori? Qualche mamma adotta questa soluzione senza problemi, come l’eurodeputata di Forza Italia Licia Ronzulli o come la deputata islandese Unnur Bra Konradsdottir che ha addirittura allattato mentre spiegava la nuova legge sull’immigrazione. A Milano c’è chi prova a fare altrettanto: è Anita Pirovano, consigliera comunale e coordinatrice di Sel, la quale porta con sé, a Palazzo Marino, la piccola Viola, otto mesi.

Come racconta la Repubblica, la Lega ha fatto notare alla Pirovano che “un’aula consiliare non è un luogo adatto a un bimbo”, così come prescrive il regolamento, e che la madre può sempre utilizzare l’apposita area “dedicata ai figli di consiglieri e dipendenti”. Quindi lo spazio per la bambina ci sarebbe, dicono quelli del Carroccio.

La giovane mamma ribatte sottolineando che Viola “non ha arrecato il minimo disturbo”, che continuerà a portarla “ogni volta che sarà necessario” ma anche che cercherà “di ridurre al minimo la sua presenza” perché, conclude la Pirovano, la società e la politica non sono “esattamente a misura di bambini e genitori”. Augurandoci che la battaglia tra la Lega e Sel non sia strettamente ideologica, possiamo solo aggiungere che quest’ultima frase, a maggior ragione, vale anche per tutte le mamme ‘mortali’, quelle che non hanno l’onore e il privilegio di fare politica.