velo, islam, donne musulmaneDa tre anni, alla piscina comunale di Reggio Emilia, la Uisp organizza corsi di acquagym per sole donne islamiche. Corsi ai quali, nel tempo, si sono aggregate anche donne reggiane. A promuoverli, l’associazione Mondinsieme, che ora deve rispondere alle polemiche sollevate dalla Lega Nord, che dopo il polverone del burkini – il costume da bagno femminile che copre interamente il corpo, esclusi la faccia, le mani e i piedi – se la prende proprio con il progetto reggiano.

Matteo Melato, commissario provinciale del Carroccio, come scrive La Gazzetta di Reggio chiede un’ordinanza che vieti il burkini nelle piscine locali: “Ghettizzare in una piscina le sole donne musulmane e vietare l’accesso agli uomini quale integrazione persegue? Basta piegare la schiena sotto un finto buonismo”.

Ma Marwa Mahmoud, referente di Mondinsieme per il progetto, spiega: “L’idea del corso di acquagym per sole donne risponde alla necessità di molte cittadine reggiane, che per motivi prettamente antropologici e culturali vivono da sempre un senso di esclusione da strutture e offerte sportive per un puro senso di pudore. Consegnare a loro uno spazio e un tempo per concedersi il piacere di dedicarsi a sé e fare attività sportiva ha trovato in loro grande entusiasmo”.