mare spiaggia bimbiMai sentito parlare del Publiphono? Sui 15 chilometri della spiaggia da Torre Pedrera a Miramare, è un’istituzione da ormai settant’anni. Tanto che La Stampa dedica oggi un ampio servizio.
Ma di che cosa si tratta, per l’esattezza? Di 150 trombe che oltre a dare notizie sul mare e il colore della bandiera o a diffondere gli eventi più importanti, servono a segnalare i bambini smarriti “a un platea di quasi quarantamila ombrelloni”.
Nel 1946l’elettrotecnico Renato De Donato, il musicologo Glauco Cosmi e il giornalista Sergio Zavoli iniziarono l’avventura del radiogiornale da strada “Voci della città”, che poi trasferirono sul lungomare. Oggi, da quei microfoni, escono spesso notizie sulle persone smarrite: “L’estate scorsa si sono perse 909 persone; quest’anno 133 bambini e 37 adulti a giugno, e 296 bambini e 53 adulti a luglio: ai primi posti ci sono i tedeschi e i russi, ma stanno aumentando francesi e cinesi“.

E gli aneddoti non mancano: “Il campionario è infinito – dice la speaker Betty Miranda –. Da chi sperava di ritrovare tra gli ombrelloni la ragazza che aveva adocchiato in discoteca a neonati lasciati sul lettino mentre la mamma se ne andava in giro con un uomo sul moscone. Qualcuno ci ha anche confessato, lustri dopo, di essersi nascosto appositamente da bambino proprio per sentire il proprio nome echeggiare nel vento. E una volta abbiamo anche sfiorato la rissa, quando un signore ci ha chiesto di richiamare urgentemente la moglie e lei si è presentata con l’amante. Da allora ci siamo dati un po’ di regole: ci occupiamo solo di under 14 e over 60″.