sedia mare rimini
“Finalmente anch’io posso fare il bagno”
. Se lo ricorda bene, Monica Franchini, il senso di improvvisa libertà provato due anni fa, sulla spiaggia di Rimini, da un ragazzino macedone con difficoltà motorie. La stessa autonomia che nell’estate 2015 ha sentito di avere una donna anziana con problemi di mobilità.

Peccato che il progetto “Mare per tutti”, che consente anche ai disabili di ogni età di immergersi in mare grazie a una speciale sedia a rotelle (la “Sole e Mare”) simile a quelle da regista e dotata di grosse ruote di gomma tipo mountain bike, non sia troppo conosciuto. E che quest’anno sia partito, per la terza edizione, in ritardo. Nella spiaggia libera di Rimini Porto (piazzale Boscovich) la sedia è stata portata  dala cooperativa sociale Ondanomala Onlus solo giovedì della scorsa settimana: “Purtroppo, nonostante i solleciti, la passerella è stata montata in ritardo – spiega Monica Franchini, che segue il progetto ed è anche presidente dell’associazione “Gattorosso e Gattonero” – e a causa della mareggiata, l’avvio è stato rimandato di nuovo. Nella spiaggia libera ‘Colonia Bolognese’ di Rimini Sud, invece, un’altra sedia arriverà i primi di agosto.

“Un altro problema – continua la responsabile – è che il servizio non è abbastanza noto ai riminesi. Lo abbiamo potuto realizzare grazie a un finanziamento della Fondazione Carim ma ci sono tante resistenze. C’è chi pensa sia solo per gli anziani, che in genere non vanno in mare. Invece, con un briciolo di sensibilità in più, si può facilmente capire che è un’opportunità in più per chi, dai bambini in su, ha delle difficoltà a muoversi, è relegato a una sedia a rotelle o in generale convive con una qualsiasi disabilità”.

Chiamando in anticipo (320 0953596 per Rimini Porto, 333 2472052 per Rimini Sud), si può usufruire sia della sedia che dell’accompagnamento di un operatore: “Ma siamo soliti anche mettere a disposizione un ombrellone affinché la persona che va a fare il bagno possa appoggiare le sue cose. Una sedia non basta. Se ci guardiamo intorno, scopriamo che in altre spiagge, come a Jesolo, sono molto più avanti di noi. A Pescara, addirittura, sono state realizzate le docce dotate di seggiolino per persone disabili. Da noi, invece, bisogna fare tante battaglie. Sono dieci anni che lavoriamo a questo progetto e lo abbiamo di fatto lanciato solo tre anni fa: ci siamo sentiti dire, per esempio, che la passerella, se costruita fino alla battigia bagnata, deturpa il paesaggio“.