mamma lavoro, ciuccioAlle mamme meno istruite e con meno qualifiche professionali non conviene lavorare. Lo dice lo studio “Famiglia, lavoro, gender gap: come le madri-lavoratrici conciliano i tempi” realizzato dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro. Come scrive adnKronos, avendo un’aspettativa salariale più bassa, per le donne in questione il costo dei servizi sostituitivi (nidi, baby, sitter) rischia di essere più alto dello stipendio che possono guadagnare.

Il costo dei servizi sostitutivi del lavoro domestico e di cura dei bambini, in assenza di nonni o di altri familiari è pari a circa 500 euro al mese. Costo che cresce con l’aumento del livello d’istruzione, dal momento che è molto probabile che a titoli di studio più alti corrispondono anche stipendi più elevati, che consentono di pagare più agevolmente i servizi di cura dei bambini.

Il  tasso di occupazione di una madre con la licenza media diminuisce dal 45% nel caso la lavoratrice abbia un figlio al 36,7% con la nascita del secondo figlio, al 26,4% con il terzo figlio e al 18,6% con quattro o più figli. Per le laureate la nascita di uno o tre figli determina il fenomeno contrario perché aumenta il tasso di occupazione dal 79,8% all’81%. Solo con quattro figli e oltre diminuisce leggermente il tasso di occupazione delle laureate.