Verurteilung im Gericht

Sembra un abominio eppure ci sono mamme e papà che, in tribunale, devono difendersi perché il proprio figlio o la propria figlia si è tolto la vita. Sta succedendo a Forlì dove, come scrive “Il Resto del Carlino”, ieri i genitori di Rosita, la 16enne che si tolse la vita due anni fa gettandosi dal tetto del liceo Morgagni, sono stati protagonisti della seconda parte dell’udienza preliminare che deve decidere se processarli per istigazione al suicidio.

Poco prima di farla finita, infatti, Rosita aveva registrato un video-selfie in cui diceva: “Se mi ammazzo, è colpa loro. Mi hanno maltrattata per anni. Spero che vengano condannati per la mia morte”. 

Ma la mamma ha negato tutto, raccontando che la figlia aveva il cellulare, poteva uscire, era al centro dell’attenzione sua e del marito e non era stata mandata in Cina solo perché era stata male e doveva curarsi. In aula si tornerà il 29 aprile.

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