abortoSe in Italia il virus Zika non fa (ancora?) paura e gli esperti assicurano che la situazione è sotto controllo, dall’altra parte dell’Oceano la situazione è a dir poco complicata con provvedimenti e comportamenti che sfiorano il panico. Nel nostro Paese, come assicura il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, è “aumentato il livello di controllo e di monitoraggio nel settore delle trasfusioni, come facciamo sempre nei casi in cui ci sono nuove epidemie con nuovi fattori di rischio”. Quanto ai casi, sono saliti a nove: si tratta di persone di ritorno da viaggi nelle zone a rischio. Tutti i pazienti sono guariti perfettamente come d’altronde succede con questo tipo di patologia. Il vero problema restano le donne in gravidanza: con la trasmissione al feto c’è il rischio di gravi malformazioni. In Brasile negli ultimi mesi già migliaia di piccoli sono nato affetti da microcefalia e il governo colombiano qualche settimana fa ha lanciato un appello alle donne affinché evitino di rimanere incinta nei prossimi mesi.

Adesso, dato che la situazione s fa particolarmente allarmante in Sud America, arriva anche un appello da parte dell’Onu il quale chiede alle donne di accedere ai servizi di salute pubblica ed abortire. Il suggerimento, come prevedibile, però ha trovato l’opposizione da parte dei vescovi brasiliani. Sempre per circoscrivere l’epidemia (trasmessa in gran parte dalla puntura delle zanzare) il servizio sanitario statunitense ha consigliato di evitare i rapporti sessuali o usare il preservativo alle donne i cui partner hanno viaggiato nei Paesi a rischio.