Massimo Gandolfini, uno dei promotori del Family day, dal palco del Circo Massimo ha sentenziato: “Il sesso non è il piacere sessuale, è la procreazione, la trasmissione della vita, una creatura nuova”. Considerazioni opinabilissime che, tuttavia, contengono un fondo di verità: è di tutta evidenza che se si vuol fare un bambino bisogna prima fare sesso. Su questo non ci piove, è un punto che una volta tanto mette tutti d’accordo: religiosi, agnostici, laici, anticlericali, blasfemi, bigotti, credenti non praticanti e compagnia bella.
Già, ma come spiegarlo ai figli? Se qualcuno, specie alle nostre latitudini, preferisce ancora la vecchie teorie della cicogna o dei bambini nati sotto i cavoli, altrove se ne parla senza tabù, con estrema chiarezza, senza troppi giri di parole. A ricordarcelo è stata Sara, un’utente di Reddit, sito internet di social news e intrattenimento, con un post che in breve tempo è diventato virale ed è stato ripreso da diversi media. La ragazza e la sua famiglia sono emigrati dalla Danimarca agli Stati Uniti dove hanno trovato un clima completamente diverso: “I miei genitori sono sempre stati completamente aperti con me – ha spiegato -. Quando ho chiesto loro da dove venivano i bambini, me l’hanno spiegato nella maniera più tecnica e semplice possibile, e mi hanno mostrato un libro illustrato per bimbi che chiarisce tutte le fasi della riproduzione umana. Rispetto ai miei compagni americani, sono cresciuta molto più informata sull’argomento”.
Facciamoci un’idea: nelle immagini qui accanto si possono vedere alcune pagine di queste pubblicazioni danesi sulla riproduzione destinate all’infanzia. Un’educazione sessuale fai da te, primo passaggio di quella che poi sarà insegnata nelle scuole del tollerante Paese scandinavo. E’ tutto molto semplice, basta prendere un po’ di coraggio così come hanno fatto i genitori di Sara che probabilmente a loro volta non sono cresciuti soffocati in un ambiente rigido e moralista: “Ho chiesto loro se facevano sesso – ha ricordato la ragazza su Reddit – e mi hanno risposto che lo facevano solo mentre dormivo o ero fuori casa“. Un atteggiamento che, di conseguenza, ha influenzato i comportamenti di Sara: “Quando ho perso la verginità, i miei genitori sapevano che stava per succedere e non avrei mai voluto farlo in segreto”. Ecco, questo passaggio finale probabilmente mette in crisi più di una mamma e un papà…
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