“Sono state rispettate tutte le procedure”. Così l’Ausl di Faenza, “rinnovando il proprio sentito cordoglio e vicinanza alla famiglia” del neonato morto all’ospedale di Faenza lo scorso 22 gennaio, interviene su un caso triste e che ha lasciato nello sconforto la famiglia del piccolino. Nulla infatti faceva presagire la tragedia. “La signora – spiega l’Ausl -, alla sua seconda gravidanza, è stata ricoverata nella mattinata di venerdì 22 gennaio perché in procinto di partorire. La gravidanza non era a rischio e il tracciato cardiotocografico eseguito al momento dell’ingresso in ospedale non presentava alcuna anomalia, confermando lo stato di benessere fetale”. Secondo quanto spiegato dall’azienda sanitaria, “purtroppo, durante l’osservazione, il tracciato evidenziava un sopraggiunto improvviso stato di sofferenza fetale. Il personale sanitario si è immediatamente attivato per effettuare un taglio cesareo in emergenza. Purtroppo nonostante la tempestività, al momento del parto, il neonato presentava una grave condizione di arresto cardiorespiratorio e tutte le manovre rianimatorie eseguite non hanno avuto alcun esito“.
L’Ausl sottolinea di essersi “immediatamente attivata, predisponendo un gruppo di analisi interna che ha appurato da un lato il rispetto delle procedure previste per questi casi, dall’altra l’assoluta imprevedibilità del decesso neonatale. E’ stato inoltre effettuato il riscontro diagnostico, dal quale non sono emerse cause macroscopicamente evidenti e sono in corso ulteriori analisi più approfondite. La signora, dopo un breve ricovero post intervento nel reparto di Rianimazione, è stata dimessa il giorno 26 gennaio”.
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