
Ha deciso di non piangersi addosso, di avere rispetto per il suo viso, quello ricostruito dopo l’acido e che dovrà ancora subire molti interventi. Lucia Annibali, l’avvocato di Pesaro-Urbino sfregiata dall’acido fattole lanciare addosso da due albanesi assoldati dall’ex fidanzato Luca Varani – condannato a 20 anni di carcere – ha partecipato ieri, come racconta Il Corriere di Romagna, a una tavola rotonda sulla legalità che si è tenuta a Morciano di Romagna, nell’ambito del Valconca Summer Festival.
Lucia ha raccontato che essere una vittima costretta a difendersi in un tribunale non è stato semplice: perché se non urli la tua disperazione, se non attacchi il tuo carnefice, pare tu non sia da difendere. Lucia ha scelto di non portare maschere, di presentarsi a volto scoperto. Perché più credibile di così, si muore.
La condanna dei colpevoli, per l’avvocato, è un punto di riferimento solido, un segno di rispetto per quello che ha passato e che ancora sta vivendo. Dalle loro famiglie, però, non è mai arrivata una parola di scuse, conforto, richiesta di perdono.
Lucia Annibali ha aggiunto che la perdita del proprio volto, quello che ha visto allo specchio per 35 anni, le ha portato un guadagno: oggi ha una vita più ricca, più amici e può aiutare a migliorare la vita degli altri. Quando va in giro per l’Italia, per esempio, a parlare alla donne di violenza.
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