Sono stati presentati in municipio a Ravenna i risultati del progetto “A scuola di parole” avviato tre anni fa con interventi di prevenzione e sostegno ad alunni con disturbi specifici di apprendimento (Dsa) e comportamentali in alcune scuole primarie del territorio comunale, finanziato principalmente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, e con il contributo della Banca Popolare e del Rotary.

scuola elementareLe attività sono state svolte da un gruppo di lavoro composto dal Servizio comunale Progetti e Qualificazione pedagogica, Ausl (Neuropsichiatria Infantile), dirigenti e docenti degli istituti scolastici Darsena, Guido Novello, Randi e dalle associazioni “Dalla parte dei minori”, “Mosaico” e “Strategicamente insieme”. Quest’ultima, ha operato direttamente con psicologhe e logopediste nelle classi, in collaborazione con il personale docente e per la formazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.

Nel lavoro di questi tre anni sono stati coinvolti, con interventi vari, complessivamente 955 bambini delle classi prime e 674 delle classi seconde degli istituti scolastici sopraccitati; ne sono stati individuati 166 con disturbi diversi legati all’apprendimento. Questi bambini sono stati seguiti con interventi educativi e didattici mirati che hanno determinato in molti casi miglioramenti e superamento delle difficoltà di apprendimento e di letto-scrittura, mentre per un gruppo di essi si è individuato il percorso di presa in carico da parte della Ausl, per affrontare le diverse difficoltà legate a dislessia, disgrafia e discalculia e, con la scuola, modalità didattiche adeguate ai loro bisogni.

“La sfida che abbiamo ora davanti – ha spiegato l’assessore Ouidad Bakkali – è dare continuità a questo progetto che ha già delle buone basi. Occorrono nuovi finanziamenti attraverso i quali formare opportunamente le insegnanti affinché siano in grado di riconoscere negli alunni l’insorgere di disturbi per poi dare il via a interventi mirati”.

La prospettiva è quella di continuare il progetto attraverso una formazione più estesa delle insegnanti della scuola dell’infanzia e della primaria, un approfondimento formativo per le insegnanti già coinvolte affinché possano divenire referenti per colleghe e colleghi, l’estensione di interventi alla scuola secondaria di primo grado, nonché il rafforzamento della rete di collaborazione fra diverse istituzioni e competenze.