La famiglia naturale è l’unica possibile e per questo va valorizzata e promossa. L’educazione sessuale a scuola, inoltre, è da contrastare. Polemiche a raffica a Faenza, come raccontano i giornali locali. Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno di Jorick Bernardi di Forza Italia dove si esalta la famiglia fondata sull’unione tra uomo e donna come quella dove i bambini devono necessariamente crescere e svilupparsi. Ma la vera notizia è un’altra: sette consiglieri del Pd su quattordici hanno votato a favore.
L’odg impegna – tra le altre cose – l’amministrazione comunale di Faenza a chiedere alla Regione l’organizzazione della “Festa della famiglia naturale” e al Governo la non applicazione del documento standard per l’educazione sessuale in Europa redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
A votare l’odg, nelle fila del Pd, anche il sindaco Giovanni Malpezzi. A fare rimbalzare la notizia sui social network è stato Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, che ha descritto il documento come “orribile”, puntando il dito contro il primo cittadino. Ha criticato l’approvazione dell’odg anche il deputato ravennate di Sel, Giovanni Paglia: “Ogni riga va letta, se si vuole comprendere a che punto si possa scendere quando si guarda il presente con le lenti del Medio Evo e quando un partito perde ogni legame minimo con qualsiasi cultura politica liberale, se non progressista».
Il partito in questione è appunto il Pd: tra i favorevoli all’odg di Forza Italia figura anche Manuela Rontini, neoeletta in consiglio regionale e membro della direzione nazionale del partito.
Come scrive La Repubblica, contro il voto di Faenza è arrivata la scomunica del Pd di Ravenna. Il segretario Michele De Pascale ha scritto su Facebook: “La vicenda è stata gestita molto male e si è arrivati a un voto che ci lacera e che, nei prossimi giorni, aprirà nel Pd di Faenza e provinciale un dibattito serio per chiarire le posizioni di tutti e uscire in maniera chiara e comprensibile”.
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