Deteneva il cane, un cucciolo meticcio, di taglia piccola, all’interno di un angusto locale adibito a vano lavanderia, dentro una gabbia, senza cibo né acqua, in mezzo alle proprie feci, con il muso e le zampe anteriori bloccati da nastro adesivo. Questo quanto accertato, nei giorni scorsi, dalla Polizia Municipale di Ravenna, in una palazzina del centro storico.

cane maltrattatoI controlli sono scattati in seguito a una segnalazione giunta alla centrale operativa del Corpo, da parte di un cittadino, ed hanno permesso di scoprire le precarie condizioni igienico sanitarie, del tutto inidonee, nelle quali veniva tenuto il cucciolo che è stato sequestrato, per preservarlo da ulteriori sofferenze. L’animale è stato trasferito al Canile Municipale.

Nello specifico agenti dell’Ufficio Polizia Giudiziaria, coadiuvati da una pattuglia della Vigilanza di Quartiere, si sono recati nell’abitazione indicata e, dopo aver appurato la veridicità della segnalazione, hanno richiesto la presenza sul posto del veterinario reperibile.

Poco dopo gli operatori hanno rintracciato gli inquilini, un ragazzo e una ragazza, entrambi ventenni, originari delle province di Ferrara e Modena.

All’interno dell’alloggio, che si presentava in pessimo stato, si trovava un altro cane, di razza American Stafford Shire, tenuto, tuttavia, in buone condizioni, dotato di microchip e iscrizione all’anagrafe canina.

Terminate le verifiche del caso, i due giovani sono stati denunciati per il reato di maltrattamento di animali, che stabilisce: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili… è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La pena è aumentata della metà se dai fatti deriva la morte dell’animale”.