Con l’arrivo dell’estate anche l’utenza del centro di ascolto Caritas di Ravenna cambia. Abbiamo chiesto una fotografia della situazione quotidiana alla coordinatrice Raffaella Bazzoni. “Con la stagione estiva tanti stranieri, ma anche italiani tornano al loro paese di origine, ma è anche vero che con la chiusura temporanea delle parrocchie tante persone che solitamente si dirigono in questi luoghi per chiedere aiuto, vengono da noi”.


bambina scuola asiloMa i “nuovi poveri” sono stagionali che vengono in riviera per cercare un lavoro, donne sole con bambini e famiglie numerose
: “Se fino a qualche anno fa chi suonava al campanello del centro di ascolto e voleva chiedere aiuto lo riconoscevamo subito, adesso non è più così – continua Raffaella Bazzoni – Qualsiasi persona che viene da noi, vestita distintamente o meno, ha necessità di essere aiutata”.

E con il progetto “Adozioni a vicinanza” lo spettro di aiuto si è allargato ulteriormente, non fermandosi solo alla necessità dei beni primari: “Attraverso questo progetto siamo riusciti ad aiutare madri e padri soli nell’acquisto dei libri scolastici per i propri figli, ma abbiamo anche aiutato una mamma ad iscriversi ad un ordine professionale per potere trovare lavoro – continua Raffaella Bazzoni – Così come una mamma sola con quattro figli, doveva mettere su casa, e siamo rusciti ad aiutarla”.

Italiani e stranieri, la nazionalità non conta quando di messo c’è la crisi: “Lo scorso anno abbiamo chiuso con circa il 30% degli italiani e il 60% degli stranieri che si sono ricolti al nostro centro di ascolto, inoltre non dobbiamo dimenticarci – conclude Raffaella Bazzoni – delle tante famiglie numerose che ci chiedono aiuto”.