Dalla Macedonia a Firenze per sopravvivere. E’ l’odissea di Petar, un bambino di appena un anno affetto da atresia dell’esofago, una malformazione congenita che si manifesta con un’interruzione dell’esofago e che spesso, come nel caso di Petar, si associa alla presenza di una comunicazione (fistola) con la trachea. Il piccolo pesava appena tre chili e mezzo, nonostante avesse già un anno. Insieme ai genitori, è volato nel capoluogo toscano per operarsi all’ospedale pediatrico Meyer dopo due interventi chirurgici eseguiti senza successo a Skopje e Belgrado. Il piccolo aveva gravissimi problemi respiratori e nutrizionali che ne hanno richiesto il ricovero in rianimazione. L’esofago è infatti il primo tratto del tubo digerente – quello che consente al cibo di arrivare dalla bocca allo stomaco – e la trachea la via di ingresso dell’aria nei polmoni.
Una volta stabilizzate le condizioni del piccolo, si è proceduto con l’intervento chirurgico, condotto dall’équipe della Chirurgia Neonatale del Meyer guidata dal dottor Bruno Noccioli, direttore di questa Unità operativa. Grazie a questo delicato intervento l’esofago e la trachea sono stati separati eliminando la fistola che li metteva in comunicazione e sono stati ricongiunti i due monconi dell’esofago prima interrotti.
L’intervento su Petar è avvenuto con successo: i problemi respiratori causati dalla malformazione sono stati risolti, adesso il piccolo può alimentarsi naturalmente e ha recuperato peso arrivando a otto chili. Dopo i primi giorni in ospedale, Petar è stato a lungo ospitato con i suoi genitori in una delle case d’accoglienza che il Meyer mette a disposizione delle famiglie: in questo modo i medici hanno potuto seguire direttamente l’intero decorso post-operatorio. Pochi giorni fa è stato dimesso ed ha fatto ritorno a casa. Porterà avanti la riabilitazione seguito da medici di Belgrado in costante contatto con quelli del Meyer. Al Meyer i medici operano questa patologia sin dal 1955 ed è una delle specialità per la quale l’ospedale pediatrico si è affermato anche a livello internazionale.
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