Quella fastidiosa sensazione di pesantezza alle gambe, quel gonfiore che si manifesta soprattutto sulle caviglie e nei casi più gravi sotto forma di edema negli arti inferiori. Per tutti questi problemi che colpiscono soprattutto le donne, per una questione ormonale, c’è un rimedio che si chiama linfodrenaggio. Ne parliamo con Monica Zani, fisioterapista della Cooperativa Arcade di Cesena (Via Salvatore di Giacomo, 161).
“Fino a qualche anno fa – racconta la dottoressa Zani – il linfodrenaggio era usato solo nei casi di post trauma e di patologie gravi come gli esiti di mastectomie . Ultimamente invece questa pratica è utilizzata sempre di più nelle donne in gravidanza e nella fase di post partum per alleviare i fastidi creati dal ristagno di liquidi”.
Ormai la gravidanza è vissuta come un dono e come un momento per prendersi cura di se stesse e per questo le donne si rivolgono ai professionisti del settore per migliorare il benessere del proprio corpo. “Il massaggio linfodrenante, che agisce direttamente sul sistema linfatico che scorre di pari passo a quello sanguigno, stimola e agevola con una serie di manovre leggere e delicate il flusso della linfa che spesso ristagna e si concentra sotto il panniculo adiposo, esso inoltre stimola le difese immunitarie, migliora il micro circolo, ha un effetto trofico cutaneo e sottocutaneo”.
Ogni fisioterapista può scegliere tra diverse tecniche e scuole di pensiero riguardante il massaggio linfatico, ma tutte ottengono lo stesso risultato. “Un effetto rilassante e antalgico è ciò che si verifica dopo una seduta di massaggio linfodrenante. Spingere la linfa verso le stazioni linfonodali che si trovano alla base del collo, del dotto toracico, nel cavo ascellare,dell’inguine, dietro il ginocchio e sulla bassa caviglia è l’obiettivo di ogni seduta che generalmente si dovrebbe svolgere una o due volte alla settimana per un totale di dodici incontri soprattutto nei periodi più caldi”.
A causa del caldo infatti la vasodilatazione del sistema venoso può andare a influire su quello linfatico e una stimolazione sugli arti può migliorare o addirittura eliminare del tutto quella sensazione tipica di gambe pesanti. “Non solo le gravide ma tutte le donne in generale possono soffrire di una patologia del genere che nei casi più gravi può diventare cronica e in altri peggiorare solo in primavera e in estate”.
L’utilizzo di gambaletti appositi durante l’inverno che favoriscano la pompa del polpaccio, una pratica sportiva costante e un’alimentazione sana ed equilibrata sono una serie di espedienti che possono apportare miglioramenti a questa problematica molto diffusa, ma di sicuro la manipolazione fatta dalle mani di un esperto può agevolare il ripristino del corretto funzionamento del sistema linfatico e anche di quello sanguigno. “La seduta di linfodrenaggio inizia con una serie di esercizi respiratori e poi continua con degli sfioramenti leggeri che stimolano lo svuotamento dei serbatoi dei linfonodi sia degli arti inferiori che di quelli superiori. Proprio per le caratteristiche delle manovre che risultano dolci e tenue il linfodrenaggio è adatto anche alle donne incinta senza creare alcun problema al bambino”
Associato al linfodrenaggio c è anche il bendaggio freddo agli arti inferiori che ha lo scopo di riportare alle normali condizioni fisiologiche le alterazioni della circolazione venosa, gli edemi o la ritenzione idrica. L’ azione estetica che ne deriva si manifesta in particolare sugli inestetismi della cellulite, tramite la sinergia di principi attivi come escina e ippocastano .
Il trattamento deve essere eseguito giornalmente, per cicli di 10 bendaggi, una volta al mese in autunno, primavera ed estate.
Ambulatori Arcade:
Cesena Via Salvatore di Giacomo, 161 tel. 0547/645546 ambulatoriocesena@cooparcade.it
Savignano Sul Rubicone Via Matassoni, 2 tel. 0541/946768 savignano@cooparcade.it
Mercato Saraceno Via Sandro Pertini, 3 tel. 0547/690077 mercato@cooparcade.it
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