Alessio Lunardini“Sorridete, tutti. So che è difficile ma fate uno sforzo e sorridete, è questo che vorrebbe Alessio”. Stefano Lunardini stamattina si è svegliato sapendo esattamente quello che avrebbe dovuto fare. Ed è così che ha chiamato la dirigente della scuola media Montanari di Ravenna, quella che frequentava suo figlio, e ha chiesto di andare a parlare con tutti gli studenti che a mezzogiorno si sono riuniti in palestra ad accogliere i genitori del loro ex compagno di scuola, Alessio Lunardini, morto ieri mattina dopo l’incidente avvenuto qualche giorno fa nei pressi dell’istituto. A raccontarlo è Viera Petrova, moglie di Stefano e madre di Alessio, anche lei travolta dalla forza e dall’energia del marito.

“E’ stato un istinto – racconta la donna – a spingere prima mio marito e poi me a seguirlo in questa necessità di confrontarci con gli altri. A quel vuoto inconsolabile legato alla perdita di mio figlio, io stavo rispondendo non volendo alzarmi dal letto, ma Stefano mi ha detto ‘ho parlato con Alessio e so che cosa devo fare'”.

Tanta l’energia e la commozione nella palestra gremita di ragazzi e insegnanti. “Ai compagni di nostro figlio mancava la terra sotto i piedi, erano stremati e impauriti, ma noi gli abbiamo chiesto di sorridere, è difficile ma dobbiamo andare avanti, dobbiamo divertirci ed essere felici, proprio come lo sarebbe Alessio”.

Il dolore è immenso e  forte lo scombussolamento creato da questa famiglia, da questa mamma e da questo papà che fanno coraggio agli altri per la loro grave perdita appena subita. “‘Alzi la mano chi è pronto a sorridere’ abbiamo chiesto e  piano piano sempre più mani si sono alzate e visi si sono illuminati. ‘Compito in classe a sorpresa per chi non lo fa’, abbiamo detto scherzando con i ragazzi”.

“In questi momenti – continua Viera – ci dicono che dobbiamo essere tristi, stare nel dolore, ma noi non vogliamo questo. Alessio era un bambino speciale, lo chiamavamo un ‘raggio-trattore’ perché attirava tutti con il suo sorriso e con la sua vitalità. ‘Mamma, non voglio andare a scuola, perché mi annoio, io invece ho voglia di divertirmi’, mi ripeteva spesso mio figlio, ed è proprio per questo che noi abbiamo deciso di organizzare una grande festa per salutarlo”.

Appena la Procura di Ravenna darà il via libera, inizieranno i preparativi per questo speciale addio ad Alessio, che avverrà giovedì 29 maggio alle ore 14 all’aeroporto di Ravenna “La Spreta”. “Noi sapevamo che Alessio era ben voluto da tutti,  ma non avevamo capito l’entità della sua forza e capacità comunicativa. Tutta la città ci è vicina, non solo, abbiamo accanto tutta l’Italia e noi vogliamo fare qualcosa per gli altri. Creiamo il futuro per questi ragazzi e basta lamentarci, si può fare di più, sempre di più”.