Otto mesi fa la storia di una ragazzina di dodici anni che giocando con il cane in un parchetto vicino casa, nel Milanese, ha rischiato di morire. Per un gioco, quasi per uno scherzo del destino. Una distrazione fatale, poi un ‘angelo’ è passato di lì e le ha salvato la vita.
E’ una storia a lieto fine quella che otto mesi dopo riscalda il cuore della sua mamma: la ragazzina si era messa il guinzaglio attorno al collo e dondolava su una giostra quando scivolando è rimasta impiccata. Quell’angelo, come lo definisce sua madre, è un ragazzo che per caso passava di lì, l’ha soccorsa, le ha praticato le prime manovre di rianimazione, salvandole la vita.
Otto mesi dopo la sua mamma racconta a Romagna Mamma come sta la piccola: “E’ stata dura, in quel periodo mi sentivo anche in colpa perché per il lavoro mia figlia era senza di me quel giorno. Ma grazie a Dio sta bene e non ha riportato nessun danno celebrale, cosa che mi spaventava. Manuel, il suo angelo, è diventato come uno zio per lei, se non ci fosse stato lui quel giorno e se non avesse fatto un corso di Bls (Basic life support, supporto vitale di base, ndr) anni prima non so come sarebbe finita. La cosa che di più mi ha rammaricato è sapere che molte persone erano lì a guardare e nessuno interveniva, forse la paura li bloccava. Spero sia questo e non indifferenza”.
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